Bivacco
L’esperienza di una notte in bivacco consente di immergersi completamente nella natura abbracciando la possibilità di concedere del tempo a se stessi regalando così al singolo il lusso di assaporare la vita lentamente dimenticando temporaneamente la frenesia del quotidiano.
Di Elena Lunelli
Mentor: Paulo Lima
–
Il bivacco (anche detto baito) è l’accampamento notturno all’aperto.
Nelle Alpi, con questo termine ci si riferisce anche a una struttura incustodita a uso degli alpinisti e degli escursionisti per rifugio e pernottamento.
Identifica una struttura in legno, metallo o cemento, di piccole dimensioni (fino ad una decina di posti letto) ed incustodita, posta in luoghi particolarmente isolati per offrire una ricovero di fortuna. Si differenzia dal rifugio alpino per le dimensioni molto più piccole, perché non offre servizi organizzati (pernottamento, pasto, riscaldamento) e per il fatto di essere sempre aperto e gratuito.
Solitamente i bivacchi sono forniti solo di brandine, a volte di stufa e di un tavolo.
È buon uso fra gli alpinisti che usufruiscono di questi servizi di fortuna di lasciare legna e generi alimentari di lunga durata per chi ne usufruirà dopo di loro.
Tutti i bivacchi presenti in Trentino Alto Adige li potete trovare a questo link oppure a questa pagina del CAI – Club Alpino Italiano.
Cosa si trova all’interno di un bivacco?
All’interno di un bivacco, ci si deve aspettare un rifugio basico, privo di molti comfort. Prima di scegliere il bivacco più adatto alla nostra escursione, è importante informarsi sulla quantità massima di posti letto disponibili, sulla presenza di una stufa a legna e sulla facilità di trovare legna da ardere. È anche utile verificare la presenza di ruscelli o fonti d’acqua nelle vicinanze, nonché di una stufa con un fornello per cucinare. Inoltre, assicurarsi che ci siano materassini per dormire e pianificare una cena nutriente e veloce da preparare, come ad esempio risotti in busta o cibo essiccato.
Come comportarsi in bivacco?
Ci sono alcune linee guida comportamentali da seguire per utilizzare il bivacco in modo etico ed educato. Cominciamo con alcune pratiche fondamentali:
Gestione e utilizzo della legna
Quando arrivi in un bivacco, è sempre una piacevole sorpresa trovare legna secca pronta per un fuoco per scaldarsi e cucinare. È quindi importante rifornire la legna prima di andare via. La maggior parte dei bivacchi vicino ai boschi è dotata di attrezzi necessari per farlo. Questo aiuta gli utenti successivi a trovare legna secca, evitando situazioni difficili in giornate piovose.
Non lasciare cibo deperibile
In alternativa può essere utile lasciare del cibo a patto che si tratti di cibi a lunga conservazione ancora nella loro confezione originale, come caffè, pasta, riso, sale e tè.
Lasciare pulito
Lasciamo il bivacco come vorremmo trovarlo. Qualsiasi rifiuto deve essere portato a valle, non dobbiamo aspettarci che qualcun altro lo faccia per noi.
Se lo spazio nel nostro zaino lo consente, potrebbe essere molto utile anche raccogliere una piccola quantità di immondizia lasciata da altri, ciò contribuirebbe a mantenere sempre più pulita la montagna.
Servizi igienici
Se non dovessero essere presenti è importante allontanarsi il più possibile per svolgere le proprie necessità. Evitiamo assolutamente di lasciare cartacce o fazzolettini sparsi nel bosco; anche questi devono essere portati a valle, è dunque utile avere un sacchetto ermetico apposito per questo scopo.
Condividere gli spazi
Condividere gli spazi in un bivacco è un principio fondamentale di cortesia e rispetto verso gli altri escursionisti che potrebbero arrivare dopo di te o che potrebbero già essere presenti.
Saper condividere gli spazi dimostra considerazione per le esigenze degli altri escursionisti e crea un ambiente armonioso in cui tutti possono godere dell’esperienza. Inoltre è sicuramente un’opportunità per fare nuove conoscenze, scambiarsi esperienze e racconti, e talvolta persino condividere un bicchiere di vino e del buon cibo.
Seguendo queste indicazioni, possiamo godere appieno dell’esperienza del bivacco in montagna in modo sostenibile ed educato verso altri escursionisti promuovendo un senso di comunità tra tutti coloro che condividono la passione per la montagna.
Attrezzatura necessaria e cosa portare
- Scegliere degli scarponcini alti o bassi in base alla preferenza personale.
- Sacco a pelo in base alla stagione
- Sacca idrica da 2 litri
- Calzini da trekking anti vescica
- Piumino comprimibile
- Gas portatile
- Giacca anti pioggia/vento
- Torcia frontale
- Kit di pronto soccorso
- Zaino da trekking con capienza da 35 a 45 litri in base all’esigenza
- Materassino auto gonfiante
- Gavetta da campeggio per cucinare
- Ramponi
- Ciaspole
- Coperta sopravvivenza
Andare in bivacco offre un’esperienza unica ed inclusiva accessibile a chiunque desideri godere di questa opportunità. Il bivacco rappresenta una struttura di rifugio libera da prenotazioni, promuovendo un senso di libertà e consentendo incontri spontanei con altri avventurieri, facilitando la condivisione di esperienze.
Raggiungere il bivacco da soli può essere un’esperienza significativa, consentendo di esplorare meglio se stessi e mettersi alla prova, mentre ci si avventura in contatto con la natura. Questo viaggio personale offre l’opportunità di riflettere, di scoprire nuove sfide e di sperimentare la gratificazione di superarle.
Per rimanere in tema
Se ti interessi di montagna e vuoi leggere qualcosa a proposito, ti consigliamo i seguenti articoli: PanaRotta, aggiustiamola!, “Siamo complessivamente disattenti ai destini della montagna”, La montagna italiana senza neve e La crisi delle aree di montagna.