Raccontare le Dolomiti dai pedali: ecco Lìmit
Lìmit è un documentario itinerante tra le Dolomiti per raccontare la crisi climatica ed altre sfide che minacciano alcune delle montagne più famose al mondo.
di Emanuele Rippa e Simone Gislimberti
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La maestosità dei massicci dolomitici racchiude un ecosistema tanto geodiverso e monumentale, quanto fragile e vulnerabile alle minacce esterne. Crisi climatica, turismo di massa, spopolamento delle comunità alpine e conseguente rischio di perdita dell’attività agrosilvopastorale sono solo alcune delle più grandi sfide che chi abita la montagna si troverà ad affrontare da oggi agli anni a venire. Una situazione fatta di trade off esistenziali, difficili da gestire.
Al benessere economico per buona parte proveniente da turismo di massa e sfruttamento della montagna, si contrappongono la necessità di mantenere un contatto con il territorio, la possibilità di costruire una famiglia, di avviare attività che siano in simbiosi con la natura, dalla quale prendere e allo stesso tempo dare, in quelli che sono gli ultimi avamposti dell’uomo tra terra e cielo. L’interrogativo che tutti dovremmo farci è esistenziale, per sua natura allo stesso tempo affascinante e spaventoso. Esiste un limite oltre al quale sarebbe meglio non addentrarsi?
Il viaggio
Dall’esigenza di testimoniare questa situazione nasce Lìmit, documentario itinerante su alcune delle montagne più famose al mondo. E’ un progetto nato da Buenvivir, un gruppo informale di ragazzi che, partendo da Trento in sella ad una bici percorreranno Val di Cembra, Fiemme e Fassa, Val Badia e Gardena, toccando il lago di Carezza, la Marmolada, Cortina e concludendo il viaggio alle Tre Cime di Lavaredo.
L’obiettivo
Il prodotto finale verrà presentato a festival di montagna ma una parte importante del progetto prevede la sua divulgazione nelle scuole. L’obiettivo è quello di mostrare cosa l’uomo prende e cosa toglie alla natura, per sensibilizzare le nuove generazioni all’importanza del legame con il territorio, per stimolare il dibattito interrogandosi sul concetto di limite.
Potete seguire il viaggio sui profili instagram di Buen Vivir e di Agenzia di Stampa Giovanile.