Come una studentessa è ispirazione per il mondo

di Luca Kosowski
Marta Benigni
traduzione di Elisa Calliari

Non è comune trovare un’attivista adolescente che cerca concretamente di combattere i cambiamenti climatici. Ma oggi, alla COP24, abbiamo incontrato Greta Thunberg, una studentessa svedese di 14 anni che ogni venerdì protesta da sola davanti al Parlamento a Stoccolma. L’obiettivo di questa azione è di spingere i leader politici a rispettare i limiti di emissione di anidride carbonica concordati a Parigi. E non ha intenzione di fermarsi fino a che la sua missione non sarà compiuta.
“Visto che i nostri leader si stanno comportando come bambini, dobbiamo prenderci la responsabilità che avrebbero dovuto prendere loro molto tempo fa”
, ha detto. La ragazza, che lunedì ha anche incontrato il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres, ha dichiarato che la sua speranza è che attraverso questa conferenza le persone realizzino che ci stiamo confrontando con una minaccia alla nostra stessa esistenza – la più grande crisi che l’umanità abbia mai affrontato – e che quindi dobbiamo fare qualcosa per fermare le emissioni e cercare di salvare quello che possiamo il più velocemente possibile.
Greta, che si è inizialmente ispirata ad alcuni studenti americani che hanno protestato contro le sparatorie di massa, è diventata lei stessa un modello per le persone di tutte le età in tutto il mondo: è diventata l’esempio che ognuno può portare il cambiamento necessario per risolvere le questioni che mettono a rischio il benessere del nostro pianeta.
Quando le è stato chiesto se i suoi genitori fossero d’accordo con la sua scelta di saltare la scuola un giorno ogni settimana, ha risposto che suo padre non può supportarla attivamente ma è orgoglioso che sua figlia stia portando la sua esperienza alla COP. Greta ha anche un messaggio per gli altri studenti: “Non dovete fare uno sciopero a scuola, è una vostra scelta. Ma perchè dovremmo studiare per un futuro che presto non ci sarà più? Penso che questo sia più importante della scuola”.
Purtroppo, anche se al momento è al centro dell’attenzione mediatica, il suo stesso governo ancora non vuole “sprecare tempo” nell’ascoltarla. Ha concluso il suo intervento affermando che non vuole implorare i leader mondiali di avere a cuore il nostro futuro, ma vuole invece far sapere loro che il cambiamento sta arrivando – che lo vogliano o no. Questa è uno degli interventi più stimolanti e potenti cui abbiamo assistito a Katowice, che incoraggia noi giovani adulti a agire in modo efficace e sostanziale il prima possibile.