La nuova associazione di professionisti cinematografici del Trentino

Intervista a Mattia Ottaviani, Presidente dell’ACT – Associazione Cinematografica Trentina per approfondire di che cosa si tratta, com’è nata, chi può entrare e quali sono gli obiettivi proposti.

Di Patrick Lasta
Mentor: Marianna Malpaga

L’industria cinematografica trentina continua a espandersi. Al crescere del numero di produzioni svolte nel territorio aumenta anche il bisogno di un centro attraverso cui le figure dell’ambito possano conoscersi, aiutarsi e formarsi. Partendo da una semplice idea, si è arrivati ad un gruppo whatsapp di più di 100 persone, fino ad una vera e propria associazione di professionisti e professioniste.

Abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche parola con Mattia Ottaviani, operatore steadycam, membro del direttivo della FAS (Film Association SudTirol) e Presidente dell’Associazione Cinematografica Trentina, per approfondire meglio obiettivi, intenzioni ed il futuro di questo nuovo gruppo.

Come è nata l’associazione?

Da una chat di gruppo. Lavorando in regione ho avuto la possibilità di conoscere moltissimi professionisti del settore e parlando con loro è emersa la mancanza di un gruppo e di unità. Da qui è nata l’idea di creare un gruppo Whatsapp dove potersi confrontare, scambiare notizie o chiedere l’aiuto di maestranze. Nei mesi successivi, con la crescita degli iscritti, abbiamo deciso di provare ad organizzare un semplice aperitivo del “cinema trentino”, in cui abbiamo presentato l’idea di questa associazione. Per capire se ci fosse interesse abbiamo organizzato un secondo incontro. In quest’occasione è stato scelto di formare un consiglio direttivo di 7 persone per gestire anche presenze e assenze del singolo dovute al lavoro.  Dopodiché ci sono state le votazioni e successivamente abbiamo lavorato allo statuto e alla parte burocratica. L’associazione è nata ufficialmente a fine gennaio.

Qual è la missione dell’associazione e quali obiettivi si propone di raggiungere nel settore cinematografico?

L’obiettivo è di riunire i professionisti nella regione, conoscersi, portare avanti le nostre istanze e le nostre problematiche. Un operatore, un produttore o un attore hanno problemi diversi tra loro; lo scopo è quello di capire e cercare il più possibile di aprire un dialogo con le istituzioni per risolvere queste difficoltà, nella speranza di rendere sempre migliore il settore dell’industria cinematografica in Trentino. 

Quali vantaggi e opportunità offre questa associazione agli artisti cinematografici emergenti e a quelli già affermati?

Il concetto essenziale è proprio quello di poter portare sul tavolo ciò a cui si è interessati: se io, come singolo, parlassi delle mie problematiche non verrebbero ascoltate tanto quanto lo sarebbe un’associazione composta da diversi soci. L’obiettivo è fare delle assemblee dove tutti possano parlare ed esprimere le proprie necessità e preoccupazioni. Stiamo portando avanti un’associazione con tutto quello che comporta: networking, eventi e, se ci sarà la possibilità e l’interesse, delle masterclass avanzate per migliorare come professionisti. Ci sono già diverse idee, ma vorremmo svilupparle assieme all’assemblea perché è nostro intento essere più democratici possibili. 

È una associazione per chi è già affermato e cerca tutela? Quali opportunità vi sono verso chi è invece meno conosciuto?

Non siamo un sindacato. Non ne abbiamo le competenze e non è il nostro obiettivo esserlo. A Roma avrebbe senso, perché lì c’è una grossa industria cinematografica; in Trentino non è così. È certo però che i più giovani potranno chiedere consigli ai professionisti con diversi anni di esperienza che fanno parte dell’associazione.

Quali iniziative o programmi specifici l’associazione intende lanciare per fornire supporto e risorse ai membri dell’industria cinematografica?

Tutto è ancora in evoluzione, ma l’obiettivo ultimo rimane sempre quello di incrementare le opportunità e la sostenibilità del cinema in Trentino. Una delle possibili strade pensate, risorse permettendo, è di avere le già citate masterclass avanzate e fortemente specializzate per migliorare ulteriormente le capacità di chi è già professionista. Chiaramente non è così semplice, richiede un grande lavoro di burocrazia, ma non appena sarà possibile faremo un nuovo incontro in cui raccogliere gli spunti per stabilire la direzione che riteniamo più giusta.

Quali criteri saranno utilizzati per selezionare i membri dell’associazione?

Per entrare in associazione occorre essere una persona intenzionata a sostenere il cinema e la televisione in Trentino. Possiamo “dividerli” in due categorie: i professionisti o chi ha intrapreso un percorso per diventare tale e le aziende che hanno una sede organizzativa in Trentino. Ad esempio poco tempo fa si è iscritta Color shape, un’azienda milanese grande player nel cinema italiano che sta investendo sul territorio.

L’associazione intende anche coinvolgere il pubblico nel sostegno ai professionisti cinematografici e nella promozione della cultura cinematografica?

Ci interessa rendere noto al pubblico l’esistenza di questa associazione e dei professionisti del cinema e dell’audiovisivo in Trentino. Vorremmo che le persone sviluppassero la consapevolezza che, nonostante il nostro lavoro sia stupendo, ci siano comunque delle difficoltà, come la precarietà caratterizzata dalla intermittenza lavorativa e da una realtà di disoccupazione di cui spesso non si è a conoscenza. 

L’associazione prevede anche di affrontare sfide legate alla distribuzione e alla visibilità delle opere cinematografiche create dai membri dell’associazione, specialmente per coloro che operano al di fuori dei circuiti mainstream? 

Non siamo dei distributori, ma solo dei professionisti che si mettono insieme e cercano di migliorare il territorio. È chiaro che si cercherà in tutti i modi di riuscire ad aiutarci e sostenerci a vicenda e come associazione sarà certamente interessante cercare una strada di risoluzione a questo problema: ad esempio si potrebbe mettere in comunicazione due partner che non si conoscono o cercare di stabilire un dialogo dove prima non era possibile.  

Quali sono le prossime iniziative o eventi in programma dell’associazione? 

Stiamo organizzando una presentazione ufficiale dell’associazione al pubblico nei prossimi mesi. Per farlo dobbiamo riuscire a presentarci anche a livello provinciale come nuovo soggetto che può fare da interlocutore per il mondo del cinema oltre alla Film Commission, che è un partner importantissimo per noi, ponte tra i professionisti e le istituzioni. 

Per approfondire

Abbiamo parlato della tematica cinema nel territorio trentino anche nell’articolo Il Trentino e il cinema green, oltre che nell’intervista a Jordi Penner.