I memes, un mezzo per sensibilizzare i giovani

Perché non parlare dei cambiamenti climatici attraverso i memes, cioè delle immagini con poche parole e divertenti, molto popolari sui social e tra i giovani? L’idea è stata proposta dal giornalista e educomunicatore brasiliano Paulo Lima il 26 novembre scorso durante l’assemblea d’istituto che si tiene periodicamente al Liceo Bertrand Russell di Cles.
Presidente dell’Associazione Viração&Jangada, Lima ha presentato i risultati della Conferenza ONU sul Clima, svolta da poco a Marrakech, e del progetto “Una Cittadinanza planetaria per affrontare i cambiamenti climatici”.
Durante l’incontro, il giornalista ha dato molti spunti di riflessione mostrandoci video che evidenziano chiaramente non solo gli effetti dell’aumento della temperatura sulla Terra, ma anche il comportamento indolente degli uomini nei confronti dell’ambiente che ci circonda e delle risorse che ha a disposizione.
Lui ci ha fornito alcuni dati chiave come l’aumento della temperature del pianeta di circa 1C° dal 1800 a oggi. Ha parlato dell’aumento degli eventi estremi a causa dei cambiamenti climatici: durante le stagioni più calde causano la morte di molte persone anche in Italia. Ci ha mostrato delle immagini del dimezzamento dei territori un tempo ricoperti dai ghiacci e che hanno fatto aumentare di 19 cm il livello dell’acqua negli oceani e che ha già sommerso parte dei territori costieri dove vivono molte popolazioni del Pacifico.
Insomma, ci ha presentato la situazione per quella che è:  il mondo sta cambiando in negativo a causa dell’uomo, il riscaldamento globale esiste. Eppure alcuni scelgono di ignorarlo, ma noi cosa possiamo fare? La sua idea è quella di sensibilizzare innanzitutto i giovani, ma per farlo c’è bisogno di rendere i problemi ambientali di interesse per gli adolescenti, proponendoli sotto forme accattivanti. È da qui che è nata l’idea di creare dei memes. In questo modo si porta a riflettere su grandi temi legati a problemi globali, proposti però sotto una forma che non è quella dei lunghi articoli di giornale, ma qualcosa che suscita curiosità.
Non si è però limitato a mostrarci quelli già creati dal gruppo di studenti trentini che hanno raccontato la Conferenza di Marrakech. Ci ha anche proposto di crearne un paio noi in pochi minuti. Ed è così che in piccoli gruppi anche noi del Russell abbiamo creato alcuni memes sui temi ambientali di cui abbiamo parlato quella mattina, e il risultato è stato un successo.
Insomma, siamo stati tutti coinvolti e non ci siamo trovati di fronte alla solita lezione frontale su temi che già spesso ci vengono proposti a scuola, di cui presto ci scordiamo. Paulo Lima ci ha convinto: i danni causati dall’uomo non sono solo temi che ci sfiorano ma che restano apparentemente lontani da noi. I cambiamenti climatici sono problemi concreti, e stiamo già avendo un assaggio di quello che il futuro ha in serbo per noi. Non è possibile continuare a ignorare tutto questo, ma per cambiare serve l’impegno di più persone possibili, per questo è importante sensibilizzare e non rimanere indifferenti. Non si parla solo di riciclo, ma di utilizzo consapevole delle risorse che la Terra ci ha dato finora in abbondanza, che a causa dell’eccessivo sfruttamento non saranno più sufficienti per la nostra vita futura, per non parlare di quella dei nostri figli.