Cambiamento climatico e migrazioni: in arrivo il Campo Giovani di FOCSIV

I cambiamenti climatici ormai irreversibili ci offrono l’occasione di ripensare al nostro modo di vivere nel mondo e di mettere in atto un cambiamento che affronti una delle cause peggiori di questo fenomeno: le migrazioni ambientali. FOCSIV si è posta questo obiettivo, organizzando un campo giovani che possa rilanciare la cooperazione allo sviluppo sostenibile prima della COP dei Giovani e della Pre COP 26 di Milano.

Di Angela Nardelli, articolista di Agenzia di Stampa Giovanile

_

Alla fine del 2020, il numero di persone sfollate con la forza a causa di persecuzioni, conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani ed eventi estremi è cresciuto fino a 82,4 milioni, il numero più alto registrato secondo i dati disponibili. Un aumento del 4% rispetto al totale del 2019 di 79,5 milioni. Di conseguenza, oltre l’uno per cento della popolazione mondiale, ovvero 1 persona su 95, è ora sfollata con la forza.

Tra questi, gli sfollati interni sono stati 55 milioni, di cui più di 30 milioni sono dipesi da eventi meteorologici estremi. Ciò significa che i fenomeni legati ai cambiamenti climatici hanno causato il triplo delle migrazioni rispetto ai conflitti. Il dato complessivo è comunque sottostimato, perché vengono raccolti pochi dati sulla durata degli spostamenti a seguito di disastri. Il clima e l’ambiente dunque sono fattori da non sottovalutare quando si affronta lo studio degli spostamenti forzati di popolazioni o singoli.

Photo by Vinh Nguyen on Unsplash

Scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari, siccità, desertificazione dei terreni, eventi metereologici estremi, perdita di biodiversità, morte degli ecosistemi, degradazione del suolo e suo sfruttamento attraverso pratiche di land grabbing e watergrabbing, deforestazione, guerre legate al clima e all’accesso alle risorse. Tutti fattori e cause che privano, soprattutto nelle aree più povere e vulnerabili del pianeta, le persone dei mezzi di sussistenza necessari per poter vivere un’esistenza dignitosa e pacifica.

Secondo un rapporto del 2018 della Banca Mondiale, nel 2050 il numero di persone costrette a lasciare le proprie terre a causa del cambiamento climatico si aggirerà intorno ai 250 milioni. La gran parte di queste non avrà abbastanza risorse e denaro per poter superare i confini del proprio paese, rimanendo risucchiata nel degrado ed esposta a ingenti rischi.

Leggendo questi dati, ci si rende conto della portata del fenomeno e di quanto sia fondamentale conoscerlo e studiarlo da più punti di vista. Per questo FOCSIV ha organizzato il POP COP CAMP (People On Planet for COP26), il campo dei giovani su cambiamento climatico e migrazioni in vista della COP26 che si terrà in Scozia, a Glasgow nel novembre 2021.

L’obiettivo è quello di offrire uno spazio di approfondimento del complesso fenomeno dei movimenti migratori climatico-ambientali, grazie alla collaborazione e testimonianza di migranti, esperti e ricercatori, esponenti politici e rappresentanti delle istituzioni, volontari e attivisti. Si ascolteranno i racconti di esperienze virtuose di accoglienza e integrazione in città eque e sostenibili, si apprenderanno nuovi linguaggi e strumenti di dialogo, partecipativo e trasparente, per gestire in modo propositivo le frizioni e i conflitti sociali, e costruire relazioni basate sulla fiducia, l’empatia e il rispetto tra le parti.

Sono previsti 30 partecipanti tra ragazze e ragazzi di età compresa tra i 21 e 30 anni. Le spese di vitto e alloggio sono coperte dall’organizzazione; mentre quelle di trasporto, con attenzione ad una mobilità sostenibile, saranno coperte in quota parte dando priorità alle persone che vengono da più lontano.

Le iscrizioni sono aperte dal 15 Luglio e si chiuderanno il 31 agosto 2021. Per iscriverti al campo clicca qui.

Nella brochure qui scaricabile puoi trovare tutte le informazioni e il programma delle attività.

Il campo è realizzato grazie al progetto Volti delle Migrazioni, finanziato dall’Unione Europea, al contributo di CIDSE e in collaborazione con l’Associazione Viração&Jangada.