Padiglioni brasiliani alla COP27 e I Tre Porcellini

Alla COP27 il Brasile occupa tre spazi diversi, che rappresentano il governo federale, un gruppo di governatori degli Stati dell’Amazzonia legale e decine di organizzazioni della società civile.

Di Heitor Scaff, di Engajamundo

Traduzione di Álvaro Samuel

Ricordi la storia dei tre porcellini? Se non la conosci, sappi che questo testo potrebbe contenere degli spoiler. Userò un po’ di licenza poetica per sistemare tutto, continua a leggere…

Tutto inizia con un lupo malvagio che sta arrivando per attaccare i tre porcellini nei boschi in cui si trovano. Chiamiamo questo lupo Crisi climatica e questo boschi COP. I porcellini sapevano già che stava arrivando, avevano già sentito le storie e gli avvertimenti, sentivano la paura, era qualcosa di prevedibile.

Il primo dei porcellini, chiamiamolo Ufficiale, era molto preoccupato per come sarebbe stata esteticamente la sua casa, ma non tanto per come sarebbe stata costruita. Quindi ha inserito una struttura irregolare con una base che non era solida, utilizzando materiali che alla fine avrebbero fatto arrivare il lupo crisi climatica più vicino. Invece di identificare i problemi e chiedere aiuto agli altri porcellini, Ufficiale ha deciso di mettere solo un dipinto che mostrava quanto fosse bravo e come la sua casa fosse la più bella. Quindi, ha installato diversi LED wall, ha fatto sembrare che avesse tutta la tecnologia del mondo, che avesse collaborazioni con migliaia di aziende e che l’energia fosse il suo forte. E questa casa, dopo le elezioni di ottobre, cambierà proprietario all’inizio dell’anno prossimo.

Il secondo dei porcellini, chiamiamolo il Consorzio, era molto intelligente. Sapeva che tutti parlavano di lui, che l’area che aveva scelto di chiamare sua era molto importante per l’intero pianeta. Quindi, ha preparato una bellissima area per le visite e uno spazio di presentazione. Ha chiamato scienziati, politici e importanti istituzioni a fargli visita; aveva molti pensieri sul futuro e su come raccogliere fondi, ma non stava necessariamente pensando a come vivere in quella casa, a cosa mangiare, quale musica ascoltare, a chi già viveva su quel pezzo di terra e avrebbe anche potuto aiutare a preservarla. L’obiettivo non era tanto il presente e la conservazione di ciò che già esisteva, la demarcazione delle terre dei popoli indigeni, quanto più il denaro, gli investimenti e il futuro. È una casa che ha bisogno di molti soldi per funzionare, ma questo flusso di denaro non è sempre costante e questa fluttuazione può fare più danni che dare aiuto.

Il terzo porcellino, chiamiamolo Società Civile, pur con meno risorse ha deciso di partire da solide fondamenta, nonostante l’impossibilità di entrare in tutti i posti che servirebbero per costruire una casa molto solida e nonostante la mancanza di ascolto da parte degli altri porcellini per costruire insieme una casa che sfrutti i punti di forza di ciascuno. Questa casa non è sempre la più bella, ma è la più accogliente per le altre parti della società civile che vengono ad aiutare. Ha una struttura forte, che ascolta e impara da chi si sta già difendendo dal lupo malvagio crisi climatica e da chi subisce le conseguenze indirette dei suoi attacchi. È una casa costruita con l’erudizione e la conoscenza di chi c’era prima, con la giusta scelta dei materiali che non attirano ancora di più lupo.

In questo bosco chiamato COP, sulla costa dell’Egitto, puoi ancora vedere queste tre case costruite dai porcellini della famiglia Brazil. Una accanto all’altra. Ma, come ho detto sopra, sappiamo già tutti che il lupo malvagio crisi climatica è qui intorno, stiamo già soffrendo dei suoi attacchi e sappiamo che sta arrivando velocemente. Ci auguriamo che i porcellini possano collaborare di più e utilizzare nel migliore dei modi i loro punti di forza, gli spazi, le risorse e i finanziamenti.

Per ora staremo vicini al terzo porcellino della Società Civile costruendo quella casa con loro e cercando di collaborare con gli altri.