I giovani sono gli agenti del cambiamento del presente

Più di 500 giovani di tutto il mondo partecipano alla Conferenza internazionale dei giovani sul clima (COY17) che precede la COP27. 

Di Graziella Albuquerque 

Siamo più di 500 partecipanti alla Conferenza internazionale dei giovani sui cambiamenti climatici (COY17), la più grande e importante conferenza dei giovani relativa ai processi climatici multilaterali delle Nazioni Unite, che si svolge dal 2 al 4 novembre a Sharm el-Sheikh, anticipando la COP27.

La COY17 è il raduno ufficiale dei membri di YOUNGO, la Youth Constituency della UNFCCC (Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici) e di tutti i giovani interessati al tema dell’emergenza climatica. L’evento si svolge pochi giorni prima della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27) nella stessa sede, fungendo da spazio per il rafforzamento della formazione politica, al fine di preparare i giovani alla loro partecipazione alla COP

I giovani occupano ufficialmente spazi strategici nella UNFCC dal 2009, quando è stata fondata ufficialmente il gruppo formalizzato dalle Nazioni Unite per rappresentare i giovani nei negoziati sul clima, ossia YOUNGO. Sono stati i giovani i responsabili della redazione dell’Articolo 12 dell’Accordo di Parigi, che parla dell’impegno dei singoli Stati nella cooperazione attraverso l’educazione climatica e nella promozione della partecipazione dei giovani nelle azioni previste nell’Accordo. 

All’apertura dei lavori della COY erano presenti diverse autorità egiziane tra cui i ministri dei Trasporti, della Gioventù e dell’Ambiente, i quali hanno sottolineato l’importanza della partecipazione giovanile nella lotta al cambiamento climatico, attraverso un ruolo attivo negli spazi di dialogo e decisionali, a livello locale, nazionale e internazionale. “Siete voi gli imprenditori, gli innovatori e gli agenti del cambiamento di cui abbiamo bisogno. E dopo aver sentito che la gioventù è il futuro, questa è la verità: il futuro è adesso”, ha affermato il ministro dell’Ambiente egiziano Yasmine Fouad.

Saranno 3 giorni di workshop, conferenze, dibattiti e tante altre attività, in cui i giovani saranno i protagonisti!