Troppo anziano per fare il presidente?

In vista delle prossime elezioni americane, tutto il mondo si chiede se non ci sia qualcun altro che possa candidarsi alla presidenza.

di Ingrid Salvadori
Mentor: Alessandro Graziadei

A novembre gli elettori verranno chiamati alle urne per votare il prossimo presidente degli Stati Uniti d’America. Le elezioni di quest’anno saranno probabilmente un remake del 2020, con l’età a giocare un ruolo fondamentale nella scelta tra “Sleepy Joe” e “The Donald” per il 2024. Queste presidenziali al momento si possono quindi riassumere con una semplice domanda “Quando vecchio è troppo vecchio?”

Joe Biden

Con ottantuno anni compiuti Joe Biden è il presidente più anziano nella storia degli Stati Uniti d’America e nonostante sia prassi correre per un secondo mandato, molti dei suoi sostenitori si chiedono se sia saggio e se sarà eventualmente in grado di compiere gli sforzi richiesti dalla carica stessa. Obiettivamente non è solo il numero di candeline sulla torta a smuovere determinati sentimenti di preoccupazione, quanto piuttosto i ripetuti episodi imbarazzanti e il progressivo deterioramento dell’immagine stessa del presidente in carica.

Infatti, l’attuale leader statunitense sembra sempre più affaticato e sempre meno lucido, al punto che le voci sussurrano di presunta demenza senile. Dal presidente egiziano Al-Sisi definito il presidente del Messico, a Macron chiamato Mitterrand, fino alla guerra che Putin sta perdendo in Iraq, le gaffe di Joe Biden sono diventate un ostacolo alla sua campagna per la rielezione.

In una conferenza stampa, il corrispondente per la CNN MJ Lee ha portato all’attenzione del presidente il fatto che molti americani esprimono preoccupazioni riguardo la sua età, ricevendo come risposta un categorico “That is your judgement! That is not the judgment of the press!” (trad. Questo è il tuo giudizio! Questo non è il giudizio della stampa!).  Come ciliegina sulla torta, la Casa Bianca continua a smentire i problemi di memoria del presidente. “La mia memoria è a posto” ha detto Joe Biden nella conferenza stampa che è seguita alla pubblicazione del rapporto del procuratore Robert Hur riguardo la condivisione di documenti classificati.

Il partito democratico, tuttavia, non sembra avere altri candidati da tirar fuori dal cappello e anche l’attuale vicepresidente Kamala Harris, che nel 2020 sembrava essere stata scelta presumibilmente in ottica futura, non correrà alle primarie. 

Donald Trump

Se nel partito democratico non sembrano esserci dubbi su chi sarà il prossimo candidato, il partito repubblicano sta affrontando una crisi interna e l’età è uno dei fattori principali usati da Nikki Haley per colpire l’ex presidente Donald Trump (77 anni). Infatti, nella sua campagna, che al momento non sembra rivelarsi decisiva, l’ex rappresentante permanente alle Nazioni Unite parla della necessità di un ricambio generazionale.

Per come stanno andando al momento le primarie repubblicane, con la vittoria di Trump in Iowa e South Carolina, è altamente probabile che sarà ancora lui lo sfidante di Joe Biden per la guida degli Stati Uniti nei prossimi quattro anni. Ma tutti i nodi vengono al pettine, e oltre ai novantuno capi d’accusa che gli pendono sul collo come una spada di Damocle, anche “The Donald” ha qualche problema che potrebbe essere collegato all’avanzare dell’età. Nella lista delle persone che ha confuso infatti ci sono Obama, Biden, Hillary Clinton, Nancy Pelosi, la stessa Nikki Haley e qualche leader estero quali Orban e Erdogan. 

L’opinione degli elettori

Gli americani hanno però due pesi e due misure per queste personalità oltre la soglia della pensione. Infatti, secondo una ricerca condotta da ABC News/Ipsos Poll su un campione di 528 persone maggiorenni tra il 9-10 febbraio 2024, il 27% ritiene che solo Biden sia troppo vecchio per un altro mandato da presidente, a fronte di un 3% che ritiene che solo Trump sia troppo vecchio e di un 59% che li ritiene entrambi troppo anziani per la carica. Le percentuali sono in linea con la survey condotta dal Wall Street Journal nell’agosto 2023, dove il 73% riteneva che Biden fosse troppo vecchio per candidarsi e un 47% lo pensava dell’ex presidente. 

La campagna di Reagan e il secondo mandato di Eisenhower

Ronald Reagan (40° Presidente USA) aveva 77 anni e 349 giorni alla fine del suo secondo mandato da presidente nel 1989. Durante la prima campagna elettorale, nel 1980, aveva affrontato i dubbi e le perplessità legati alla sua età, impegnandosi a dimettersi se il medico della Casa Bianca avesse rilevato segni di deterioramento delle sue capacità mentali. Durante la campagna per la rielezione nel 1984 usò l’umorismo per mettere a tacere le preoccupazioni sulla sua età “I am not going to exploit, for political purposes, my opponent’s youth and inexperience” (tdr. Non intendo sfruttare, a fini politici, la giovinezza e l’inesperienza del mio avversario.)

Anche Dwight Eisenhower (34° Presidente USA), che finì il suo primo mandato a 65 anni, dovette valutare pro e contro nel correre per un secondo mandato proprio a causa delle candeline sulla torta. In un suo diario del 1954 scrisse della necessità di avere persone giovani a coprire posizioni di grande responsabilità in un momento in cui stavano crescendo la gravità e la complessità dei problemi sulle spalle del presidente.

Speculazioni

Per come procedono al momento, sembra che le alternative a un doppione delle elezioni del 2020 siano infinitesimali. Eppure, la realtà appare anche peggio sulla carta. Da un lato un ex presidente che, oltre ad essere anziano, ha quasi causato un colpo di stato, dall’altro un presidente in carica decisamente anziano e con potenziali problemi di memoria. E se è vero che con gli anni aumenta la saggezza, è pure vero che la prima cosa che viene da chiedersi in vista di queste elezioni è se non ci sia proprio nessun altro che può ricoprire questa carica.

Photocredit: “The White House” di Unsplash.com

Per approfondire

Per saperne di più sulla tematica calda delle elezioni americane, vi invitiamo a leggere questi due articoli passati relativi alle figure di Biden e Trump: Joe Biden, le buone intenzioni e la sfida climatica e Colmare il vuoto di Trump con la leadership degli Stati americani.