Turismo in Valsugana. Quale futuro?

Il territorio della Valsugana è una delle poche località al mondo ad aver ottenuto il certificato di “Destinazione Sostenibile” riconosciuto globalmente. Ma cosa significa e quali implicazioni ha per il turismo della valle? Ne parla Denis Pasqualin, direttore dell’APT Valsugana e Lagorai, intervistato dai ragazzi del progetto “Giornalismo di Comunità”.

Di Mattia Voltolini, articolista dell’Agenzia di Stampa Giovanile

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Il turismo, da oltre tre secoli, è sempre stato fonte di ricchezza economica, nuovi posti di lavoro e sviluppo territoriale. Negli ultimi anni però, complice la crescita demografica e la maggiore disponibilità economica per viaggiare, si è affacciato sulla scena il cosiddetto turismo di massa.

Le conseguenze del turismo di massa sono evidenti sia sul lato sociale della vivibilità di un territorio, sia sul lato della sostenibilità ambientale. Nel primo caso rientrano quei territori, come ed esempio Venezia, che hanno subito un processo di Turistification:gli spazi, i servizi, le attività sono organizzate in primo luogo per le esigenze dei turisti, mentre i residenti vengono messi in secondo piano.

Il secondo caso invece, riguarda ad esempio alcune montagne del Trentino che vengono letteralmente invase da orde di persone, dove in alcuni tratti il traffico assomiglia a quello del centro città, portando con sé inquinamento e destabilizzando la tranquillità dell’ecosistema.

Cristina D’Arrigo e Anabela Agostini, due delle partecipanti al progetto “Giornalismo di Comunità” di Borgo Valsugana, hanno voluto intervistare Denis Pasqualin, presidente di APT Valsugana, per cercare di approfondire meglio questo argomento. Il progetto è stato promosso dall’Associazione Viração&Jangada assieme all’Agenzia di Stampa Giovanile, in collaborazione con il Circolo TaiapaiaRetegiornale di Comunità e ASD Pergine Audace 2013. Inoltre è sostenuto dal Piano Giovani di Zona della Valsugana e Tesino. Si tratta di un percorso di formazione che si è svolto tra novembre e dicembre 2020 e che ha previsto sei incontri per sensibilizzare i ragazzi sulle tematiche ambientali e per insegnare loro come comunicarle al meglio. Scopo infatti del progetto è stato quello di avvicinare i ragazzi al giornalismo partecipativo e attivo, per renderli consapevoli del grande valore che ha una comunicazione efficace, soprattutto di tematiche che riguardano la sostenibilità ambientale.

Proprio per questo le ragazze si sono interessate all’Azienda Per il Turismo Valsugana e Lagorai, che cerca un equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale e sociale. Ha inoltre intrapreso un percorso durato circa un anno e mezzo per mostrare il proprio impegno sulla tematica ambientale e sociale. Denis Pasqualin racconta soddisfatto che nel giugno 2019 la Valsugana ha ottenuto il certificato di “Destinazione Sostenibile” riconosciuto a livello globale. Il certificato è promosso dal Global Sustainable Tourism Council, un’organizzazione istituita dalle Nazioni Unite per promuovere la sostenibilità e la responsabilità sociale nel mondo del turismo.

La Valsugana è stato il primo territorio al mondo ad ottenere questa certificazione, l’unico in Italia, ed è ancora uno dei pochi a possederla, come mostra la mappa del Global Sustainable Tourism Council. Denis spiega che, per ottenerla è stato fatto un grande lavoro di compartecipazione tra APT, le due comunità di valle, i 24 comuni della Valsugana, le associazioni di categoria e l’Università di Padova che ha aiutato a delineare le linee guida per rispettare i rigidi criteri della certificazione.

Questo riconoscimento, spiega il presidente, ha avuto non solo valenza in ambito turistico, ma anche per i cittadini, che hanno preso parte ad un processo di consapevolezza e sensibilizzazione riguardo al territorio. Per prima cosa è stata intrapresa un’azione diretta verso alcuni giovani studenti che si sono fatti “ambasciatori del territorio” per conoscerlo e rappresentarlo meglio. In secondo luogo, è stato promosso un percorso formativo sulle tematiche del turismo e la sostenibilità per preparare gli operatori, che a loro volta dovranno informare i turisti sulle regole ecologiche da rispettare: “La prima cosa è il rispetto del territorio”, evidenzia Pasqualin.

L’ottenimento della certificazione ha portato ad un meccanismo di autorevolezza del territorio. Dopo il giugno 2019 sono arrivati infatti altri riconoscimenti, quello di Green Road della pista ciclabile valsuganotta fino al riconoscimento di Legambiente della Val di Sella. Tuttavia i riconoscimenti non devono essere fini a se stessi, ma servono per valorizzare l’impegno di APT Valsugana all’ascolto in primo luogo dei bisogni della Natura, e in secondo luogo di quelli dell’uomo. Come Vaia, spiega Pasqualin, ha portato “la consapevolezza che è la natura che detta le regole del gioco”, così il turismo della Valsugana ha adottato un approccio eco sostenibile e di rispetto verso la Natura.

L’attuale situazione pandemica, racconta Denis, ha svelato ancora una volta la fragilità dell’uomo rispetto all’ambiente che lo circonda. Ha insegnato inoltre altre due cose: “In primavera ci ha fatto capire che anche il settore del turismo può avere una debacle totale”. In estate invece, ha portato un nuovo tipo di turista, che cercava la tranquillità, gli spazi e la fatica di conquistare la montagna “perchè la nostra zona non è una zona dove il turista arriva in cima con la seggiovia e fa la camminata”.

Ci sono molte alternative agli sport invernali tradizionali e poco sostenibili, e queste alternative che sono attente alle esigenze della montagna più che a quelle di un possibile consumatore, il territorio della Valsugana le ha da sempre, spiega Denis. Concludendo il 2020, il turismo della Valsugana sta soffrendo molto, con le strutture in seria difficoltà e molte persone a casa senza lavorare. Però c’è ottimismo per ripartire con un 2021 positivo e pieno di speranza. “Affronteremo il 2021 con lo spirito di rinascita, di voglia di avere ancora tanti turisti. Siamo ottimisti che questa pandemia avrà una fine. Abbiamo tutte le carte in regola per poter affrontare un 2021 pieno di successi.” conclude Pasqualin.

Il futuro del turismo in Valsugana si delinea sempre di più verso un turismo in piena armonia tra visitatore e natura e verso un processo di educazione eco sostenibile del cittadino e del turista. Ed è solo questo tipo di turismo che sarà vincente per mantenere il delicato equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale e sociale.