L’educazione ambientale dell’Istituto comprensivo di Borgo Valsugana

Grazie al progetto “Giornalismo di comunità” di Borgo Valsugana due giovani partecipanti hanno prodotto una video-intervista in cui viene affrontato il tema della responsabilità che ha la scuola d’oggi nella formazione dei bambini verso una sostenibilità ambientale.

Di Angela Nardelli, articolista dell’Agenzia di Stampa Giovanile

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La scuola ha sempre avuto la grande responsabilità di formare i cittadini del domani, di indirizzarli verso la conoscenza del mondo, per cercare di renderlo migliore. Fin dalle scuole primarie i bambini hanno bisogno di una formazione il più possibile giusta, etica e sostenibile. In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, in cui i cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova la nostra qualità di vita, è indispensabile un’educazione ambientale all’interno delle scuole, oltre che in famiglia. La speranza che il nostro mondo diventi un posto migliore è nelle mani delle nuove generazioni, che saranno i cittadini attivi del futuro e che potranno agire in nome della sostenibilità. Ma per far questo hanno bisogno di stimoli, di formazione, di consigli. Conoscenze insomma che permettano loro di crescere con la consapevolezza di vivere in un mondo che ha bisogno di essere rispettato. E quale posto migliore per arrivare a questo fine se non la scuola.

Proprio sul ruolo fondamentale che ha l’istruzione sulla formazione degli adulti del futuro, due giovani ragazze residenti in Valsugana– Katarina Vincic e Alessia Gonzo – hanno prodotto una video-intervista con lo scopo di capire quanto sia presente l’educazione ambientale all’interno dell’Istituto Comprensivo di Borgo Valsugana.

Katarina e Alessia sono due tra i giovani partecipanti al progetto “Giornalismo di comunità” promosso dall’Associazione Viração&Jangada assieme all’Agenzia di Stampa Giovanile, in collaborazione con il Circolo Taiapaia, Retegiornale di Comunità e ASD Pergine Audace 2013. Il progetto è sostenuto dal Piano Giovani di Zona della Valsugana e Tesino. Si tratta di un percorso di formazione che si è svolto tra novembre e dicembre 2020 e che ha previsto sei incontri per sensibilizzare i ragazzi sulle tematiche ambientali e per insegnare loro come comunicarle al meglio. Scopo infatti del progetto è stato quello di avvicinare i ragazzi al giornalismo partecipativo e attivo, per renderli consapevoli del grande valore che ha una comunicazione efficace, soprattutto di tematiche che riguardano la sostenibilità ambientale.

L’intervista che hanno prodotto è nata dal desiderio di mettere in luce la svolta che ha avuto l’educazione ambientale all’interno delle scuole primarie di primo grado del luogo in cui vivono. Per questo motivo, hanno deciso di intervistare il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Borgo Valsugana, Luigi Vitullo, e l’ex dirigente Laura Froner, che hanno spiegato loro in che modo vengono affrontate queste tematiche.

È scaturito che all’interno della scuola sono presenti moltissime iniziative e progetti che cercano di condurre gli alunni ad una piena consapevolezza del loro ruolo all’interno dell’ambiente. Luigi Vitullo spiega che in tutti i piani di studio sono inserite attività su questa tematica, e che quest’anno è stata anche inserita una nuova materia, Educazione Civica e alla Cittadinanza. Un passo importante per l’istituto, che risulta già attivo da anni su questo tipo di educazione.

Infatti la Scuola primaria di Borgo Valsugana ha un grande numero di progetti che hanno come scopo quello di far conoscere ai bambini i principali problemi connessi all’utilizzo del territorio, per incrementare le loro conoscenze e competenze che possono mettere in pratica nel presente ma soprattutto nel futuro. Uno tra questi è “Scuola Green”, che come racconta l’ex dirigente Laura Froner, è partito l’anno scorso e ha visto molto impegno da parte dei docenti nella formazione dei bambini. Il progetto si propone di insegnare quello che si dovrebbe fare per uno sviluppo sostenibile, attraverso un apprendimento attivo e collaborativo che stimoli alla riflessione e al pensiero critico. I bambini infatti imparano più velocemente se possono subito mettere in pratica ciò che ascoltano. Una tra le attività proposte da “Scuola Green” è la “Merenda a colori”, che oltre a insegnare ai bambini l’importanza di una corretta alimentazione a basso impatto ambientale, sensibilizza anche le famiglie.

Il progetto “Scuola Green”, come già detto, ha un grande ventaglio di iniziative. Tra queste anche la creazione di un orto didattico, percorsi di sensibilizzazione sulle risorse naturali, quali acqua e aria, ma anche attività legate alle problematiche di smaltimento dei rifiuti e agli effetti dell’inquinamento ambientale.

Un’altra iniziativa molto importante per l’Istituto è il “Progetto Scuola-Montagna”, avviato in collaborazione con la SAT. Lo scopo è quello di avvicinare i bambini alla natura, per far sì che acquisiscano abilità specifiche in ambiente montano. Questo tipo di attività all’aperto, alla scoperta del bosco, della flora e della fauna, assieme ad alcune tecniche per rispettare a pieno il proprio territorio, sono proprio ciò che serve agli studenti che vedono così accrescere la loro vicinanza alla natura.

Ultimo progetto citato da Luigi Vitullo e Laura Froner, ma non ultimo per importanza è “Eco-Piedibus”. “Introdotto parecchi anni fa nella scuola primaria di Borgo” – spiega l’ex dirigente – “è stato ripreso quest’anno per sviluppare una mobilità più sostenibile, più a misura dei bambini. L’anno scorso abbiamo partecipato ad un concorso e ci siamo aggiudicati delle risorse che ci permettono di proseguire il progetto con una formazione specifica delle persone che accompagneranno i bambini a scuola”. Anche l’attuale dirigente scolastico si reputa molto orgoglioso per il lavoro svolto: “Eco-Piedibus è un percorso importante. Non tanto da casa a scuola, ma verso una frontiera culturale che consolida una tradizione trentina molto importante”.

Il lavoro svolto da Katarina e Alessia è riuscito a far luce su una tematica che spesso si sottovaluta. Quella cioè della sensibilizzazione in età scolare, sia all’interno delle aule sia in famiglia. Le due ragazze, infatti, oltre ad intervistare il dirigente e l’ex dirigente, hanno voluto capire anche il punto di vista dei genitori e dei bambini. Questo perché hanno colto l’importanza dell’educazione ambientale anche all’interno delle mura domestiche. Sono rimaste soddisfatte perché hanno notato come sia sentito l’argomento anche dalla parte dei genitori, che si impegnano più che possono per condurre i figli a comportamenti etici verso l’ambiente. In particolare, una mamma racconta di come le iniziative della scuola non si limitino ad avere effetti in classe, ma fanno sì che i bambini conducano comportamenti sostenibili anche fuori dall’orario scolastico.

Fondamentale infatti rimane per i piccoli cittadini del futuro vivere nel quotidiano tutto ciò che viene loro insegnato: dalla raccolta differenziata, allo spreco dell’acqua, alla salvaguardia del territorio in cui vivono. Insomma, i bambini hanno bisogno di concretezza e immediatezza per poter iniziare a costruire quello che sarà il loro rapporto con l’ambiente e con il mondo. Un mondo sicuramente più verde e sostenibile per i bambini che hanno la fortuna di crescere con una sensibilità maggiore verso ciò che li circonda. Ed è esattamente quello che sta facendo l’Istituto Comprensivo di Borgo Valsugana.