Syskrack, giovani oltre gli schemi
Un gruppo di amici e la loro passione per la tecnologia e la voglia di ridisegnare un mondo più sostenibile.
Di Anna Pacher
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Qualche giorno fa abbiamo avuto l’opportunità di conoscere Giuseppe Liuzzi e Giuseppe Becci, rispettivamente socio-fondatore e tesoriere dell’Associazione Syskrack.
Durante l’intervista, i due ragazzi ci spiegano subito l’origine del nome: Syskrack sta per system kracking, in italiano “rottura del sistema”. I loro progetti vanno veramente fuori dal sistema, si distinguono e vanno oltre gli schemi imposti dalla società. Non potevano trovare nome più azzeccato di questo!
Sono menti giovani, innovative, creative, e quando ci raccontano quello che fanno riescono a trasmetterci tutta la loro passione.
Syskrack nasce da una storia triste: la morte di un giovane ragazzo, Giuseppe, per gli amici Peps, un “pazzo” come lo descrive suo cugino Giuseppe Liuzzi, ma “uno di quei pazzi capaci di lasciare il segno ovunque vadano”. Una di quelle persone che hanno il dono della condivisione e riescono a donarti un pezzo della loro essenza senza chiedere nulla in cambio. Grazie a questa sua enorme capacità, Peps era riuscito nel corso degli anni a creare una fitta rete di conoscenze e legami, talmente fitta che è andata al di là della sua stessa vita.
Syskrack nasce proprio da un’idea di Peps: realizzare una piattaforma virtuale, nonché comunità no-profit, per appassionati di scienza e tecnologia, dove discutere e condividere le proprie conoscenze in vista dello sviluppo di progetti futuri. Anche gli amici di Peps credono in questa idea e così, dopo la sua scomparsa, non si fermano, e spinti dallo stesso entusiasmo che caratterizzava Giuseppe, decidono di andare avanti con Syskrack.
L’ associazione propone diverse iniziative sul territorio, con l’obiettivo di diffondere conoscenze e promuovere il dibattito. Tutto è partito a Grassano, un piccolo comune in provincia di Matera, dove i fondatori hanno addirittura creato un fab lab all’interno della casa di Giuseppe. Una “cattedrale nel deserto”, uno spazio unico, dove innovazione e tradizione si abbracciano e diventano una cosa sola. Giuseppe (cugino di Peps) sorride mentre dice: “può succedere che mentre crei un modellino in 3D arrivino i vecchietti del paese che ti osservano curiosi e cominciano a fare domande”.
Sicuramente il tema principale che accomuna i loro progetti è lo sviluppo tecnologico etico e sostenibile in termini sociali ed ambientali. Ma non si fermano qui, i ragazzi di Syskrack sono un vortice di idee e progetti.
I ragazzi di Syskrack collaborano con le scuole del posto, creano workshop ed organizzano eventi. L’ultimo che hanno ideato è Naturalmente Tecnologici: tre giorni di laboratori e conferenze in cui si è ragionato su innovazione scientifica e tecnologica etica e sostenibile dal punto di vista sociale ed ambientale, con ospiti di diverse aree e settori, che si sono confrontati con i numerosi partecipanti all’evento.
“Avete altri progetti in programma?”, chiediamo alla fine del nostro incontro. Ovviamente la risposta è affermativa, dal prossimo anno partirà “Abitare: Antropologia, fotografia vernacolare e intelligenza artificiale”, un insieme di più appuntamenti con la collaborazione e partecipazione dell’esperta Marina Bernardi, antropologa e fotografa della Basilicata. Se siete curiosi, o volete regalare l’esperienza ad amici e conoscenti, potete contattare i ragazzi a: direttivo@syskrack.org.
Dopo questa chiacchierata con i Giuseppe di Syskrack ci sentiamo pieni di energia. E siamo sicuri che Peps sarebbe davvero orgoglioso dei suoi amici e del messaggio che stanno continuando a trasmettere.