Risposte intelligenti per muoversi in modo sostenibile

Carsharing, bikesharing e l’utilizzo dei monopattini. Ecco come spostarsi senza conseguenze negative sull’ambiente.

Di Ilaria Bionda

Come è possibile muoversi senza lasciare impronte ecologiche? Ne hanno parlato il 5 giugno al Teatro Sociale durante il Festival Economia Vera Fiorani, Diego Cattoni, Alberto Viano, Andrea Giuricin e Carlo Scarpa.

La mobilità sostenibile è senza dubbio una delle sfide del momento. Il modo più ecologico per spostarsi è da sempre considerata la ferrovia ma, secondo Carlo Scarpa, professore dell’Università di Brescia, la diatriba esistente tra il trasporto ferroviario e quello su gomma è errata. Prima di tutto, la ferrovia deve essere sostenibile anche nel modo in cui viene costruita, senza creare impatti negativi sull’ambiente; in secondo luogo, la struttura del territorio italiano rende necessario anche il trasporto su gomma e, dunque, una convivenza tra le due modalità

Inoltre “il trasporto su gomma elettrico e quello a idrogeno presentano delle incertezze poiché si possono adattare facilmente alla mobilità privata, ma questo non accade con il trasporto pesante”, afferma il professore, riflettendo sulla potenza necessaria per spostare le merci. 

L’amministratore delegato e direttore generale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), Vera Fiorani, si ricollega all’importanza della costruzione sostenibile delle ferrovie, affermando che sono già in uso diversi strumenti per valutare – e ridurre – gli impatti sull’ambiente. Fiorani aggiunge, poi, che “il trasporto ferroviario è un trasporto collettivo e questo è sicuramente un aspetto sostenibile da tenere in considerazione”.

La necessità di complementarità tra i diversi metodi di spostamento è evidenziata anche da Alberto Viano, amministratore delegato della compagnia di autonoleggio Lease Plan Italia. Secondo lui “le auto elettriche presentano costi inferiori per il noleggio a lungo termine” e questo è positivo per il futuro dell’ambiente. Inoltre, il PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) mira ad aumentare la presenza sul territorio di colonnine di ricarica per i mezzi elettrici e ciò permetterà a questa modalità di eguagliare nelle opportunità i metodi di rifornimento più tradizionali. 

Anche Diego Cattoni, amministratore delegato di Autobrennero SPA, ha parlato delle auto elettriche che, insieme alle auto a idrogeno, fanno parte di un progetto in fase di realizzazione sull’Autostrada del Brennero. Questo progetto mira a trasformare l’asse viario in un green corridor, a zero emissioni e a zero incidentalità, grazie ad alcune tecnologie innovative. Al momento “l’energia elettrica viene fornita gratuitamente per incentivare e stimolare la domanda, tramite l’offerta” e ciò dimostra l’attenzione nei confronti della sensibilizzazione al tema.

Andrea Giuricin, amministratore delegato di TRA Consulting (società di consulenza nell’ambito di trasporti e turismo) ha introdotto l’argomento della liberalizzazione del trasporto ferroviario che, a differenza di quella del trasporto aereo, ha portato dei benefici anche sull’ambiente. 

Infine, si è parlato della mobilità nelle città. Fiorani ha introdotto lo studio di RFI sulle stazioni e sui loro dintorni, effettuato allo scopo di impostare di conseguenza i processi di mobilità, in particolare dedicati agli studenti, ai turisti e ai lavoratori. Giuricin ha poi definito la multimodalità un “tema chiave” per le città italiane, dove è importante combinare il carsharing, il bikesharing, e l’utilizzo dei monopattini. L’argomento si riassume nelle parole di Carlo Scarpa “per mantenere vive le città serve rendere vivo il trasporto, per la costruzione di città migliori serve una risposta intelligente”.