L’oceano di plastica indonesiano
Il padiglione indonesiano ci accoglie con una danza tradizionale. Ragazze vestite con colorati abiti tradizionali battono le mani in modo ritmico facendo coreografie elaborate. Due di loro ci hanno spiegato che questa è una danza tradizionale, eseguita durante occasioni particolari soprattutto nella parte occidentale dell’Indonesia, la regione Aceh.
Le ragazze hanno sottolineato l’importanza che le persone del loro paese diventino più consapevoli riguardo la tematica del cambiamento climatico. Hanno aggiunto inoltre che gli indonesiani dovrebbero ridurre il loro uso di plastica. Molti di loro utilizzano spesso oggetti di plastica monouso come per esempio sacchetti di plastica, tazze, paglie, bottiglie e altri utensili, rendendo la plastica una parte essenziale della loro vita quotidiana.
L’Indonesia ha davvero un problema con la plastica. Quattro fiumi sono tra i 20 più inquinati del mondo in termini di rifiuti di plastica in tonnellate metriche. Questo rende il paese il secondo più grande inquinatore dei mari dopo la Cina. Si stima che l’Indonesia emetta circa 200.000 tonnellate di plastica dai fiumi e dai ruscelli, soprattutto da Java e da Sumatra.
Tutto ciò ha un pericoloso effetto sull’ambiente. I detriti di plastica possono uccidere gli animali marini che si impigliano e annegano o muoiono dopo aver ingerito le particelle tossiche. Le tossine che fuoriescono dalla plastica creano rischi per la salute degli animali, ma anche nostra in quanto questi animali spesso finiscono nei nostri piatti.
La consapevolezza della comunità circa i pericoli dei rifiuti di plastica gestiti in maniera scadente è importante. Sono però del pensiero che sia improbabile che ciò sia sufficiente a ridurre la dipendenza dalla plastica monouso. Per vincere la battaglia contro l’inquinamento da plastica, i governi centrali e regionali indonesiani dovrebbero smettere di accusarsi a vicenda, evitare le responsabilità e invece promuovere leggi e procedure chiare sulla riduzione dell’uso di plastica e dei rifiuti.
Eppure sono state intraprese alcune iniziative. Ad esempio, l’azione diretta sul campo a Bali sembra mettere un efficace pressione sul governo locale per agire riguardo il problema. Come già detto, il governo locale e nazionale sono lenti nel agire efficacemente, ammesso che facciano qualcosa. Le ambizioni comunicate al pubblico sono ovviamente alte. Il governo nazionale sta creando un programma per affrontare la gestione dei rifiuti nei prossimi anni. L’intenzione è di investire fino a 1 miliardo di dollari per ridurre l’inquinamento da plastica, ma su come questo programma possa essere è ancora da confermare. Il futuro ci mostrerà cosa accadrà di tutti questi buoni propositi.
Articoli di riferimento e maggiori informazioni sul tema: https://theconversation.com/how-can-indonesia-win-against-plastic-pollution-80966http://edition.cnn.com/2017/08/16/asia/melati-isabel-wijsen-bali/index.html