Il futuro appare luminoso nella luce 100% rinnovabile
Leonardo di Caprio è venuto alla COP23. Purtroppo non personalmente, ma la sua fondazione, la Leonardo di Caprio Foundation, era presente. E ha portato un relatore: un ricercatore impegnato, il dottor Sven Teske dell’University of Technology di Sydney. Beh, come Leonardo è molto bello e molto intelligente. Sven infatti da molti anni sta studiando l’energia rinnovabile. Fidati di noi, è un esperto.
Sven ci ha parlato di un modello che la sua e altre due università stanno sviluppando. Il modello mostra come il mondo si svilupperà quando utilizzerà il 100% di energia rinnovabile nel 2050. E’ un qualcosa di ambizioso, ma creerebbe un mondo felice. Questo scenario, quando confrontato alla pratica attuale (cioè l’utilizzo di energia combustibile fossile), costa il 25% in meno, creerà 24 milioni di posti di lavoro stabili, eviterà 4 milioni di dollari per le morti connesse all’inquinamento e farà risparmiare 20 miliardi di dollari in danni dovuti agli eventi climatici estremi. La cosa straordinaria è che convertirsi alle energie rinnovabili al 100% è in realtà più redditizio che continuare ad usare i combustibili fossili. Il primo consiglio di Sven è dunque che i governi smettano di sovvenzionare l’industria dei combustibili fossili con gli attuali 5,3 miliardi di dollari annuali e investano tutti quei soldi nelle fonti rinnovabili. Se guardi alle cifre che abbiamo citato sopra, è uno scenario che tutti vorrebbero, tranne i vecchi “fossili” come i conservatori dell’industria dei combustibili fossili. Che l’industria dei combustibili fossili sia ancora viva sembra più una questione di economia conservatrice che di redditività economica. Senza considerare tutti gli altri danni che causa.
Il modello spiega chiaramente come le cose potrebbero svilupparsi nelle diverse regioni della terra, e i gli stati possono usarlo per vedere come e quando dovrebbero intraprendere i diversi passi. Inoltre questi stati possono vedere quali sarebbero le loro limitazioni e le loro opzioni. Ad esempio, alcune regioni potrebbero puntare sull’energia solare , altre sull’eolica. Se non c’è idea di come iniziare una trasformazione, questa non accadrà mai. E il modello può mostrare, non solo a noi ma anche ai leader mondiali, come possono andare verso un utilizzo al 100% di fonti rinnovabili. Ciò che rende questo modello estremamente interessante è che esclude l’immagazzinamento di CO2 nel sottosuolo -non abbiamo mai sentito nessuno che lo proponga- e trascura il nucleare in quanto non sostenibile. Sven spiega chiaramente il motivo: “Non vedo come si possa costruire un modello di business attorno all’immagazzinamento di CO2. Chiediamo alle generazioni future di pagare per la conservazione di CO2 da cui traiamo profitto ADESSO.” Sven aggiunge ” l’energia nucleare si basa su una risorsa che sta finendo e al momento non rappresenta più dell’1% del mix energetico totale “. In Germania, per esempio, 21 centrali nucleari sono state smantellate. Il costo di smantellarne una è praticamente lo stesso di costruirla: è estremamente costoso.
Per creare un futuro energetico composto al 100% di energia rinnovabile ci sono alcune incognite da superare. Ai settori dell’elettricità e dell’edilizia si applicano bene le fonti di energia rinnovabile. Sono disponibili tecniche e pratiche verdi facilmente utilizzabili. I settori più problematici sono il trasporto e l’industria. E Sven si chiede: “Le navi andranno a batteria elettrica, biocarburanti o alimentazione ad idrogeno, e con vele ausiliarie?. Gli aerei voleranno con biocarburanti? C’è un grande bisogno di fare più ricerca e sviluppo”. Sven suggerisce inoltre di riutilizzare le esistenti infrastrutture legate ai combustibili fossili, ad esempio gasdotti per la distribuzione o la conservazione dell’idrogeno verde. Inoltre si augura un upscaling dell’eolico e dell’energia solare. “Dicono che il vento e il solare sono imprevedibili, ma se hai un incidente in un impianto fossile, c’è un crollo della produzione elettrica. Il vento e il solare sono molto più graduali “. Naturalmente, l’eccedenza del vento o solare creerà energia non facile da usare, ma ci sono progetti promettenti come quello di conservare l’energia come energia cinetica nei mulini a vento.
E’ stato di grande ispirazione vedere che un futuro rinnovabile al 100% è possibile. Sapevamo già che le energie rinnovabili sono moralmente l’opzione migliore. Tuttavia, la bellezza è che l’incentivo economico c’è già . L’ostacolo principale sembra essere cambiare le menti arrugginite degli industriali e dei politici, ossia cambiare la vecchia abitudine per cui l’industria fossile viene sovvenzionata sia direttamente che indirettamente. Quando i costi alla salute, i danni ecologici e così via vengono calcolati, i combustibili fossili sono semplicemente più costosi delle rinnovabili. Il modello fornisce indicazioni per convincere la popolazione e i leader su come il cambiamento è possibile e come ciò sarà più redditizio per l’economia, il benessere e le generazioni future.