Cambiamenti climatici e spiritualità: la connessione delle comunità con le loro terre per una maggiore resilienza

Questa COP ha visto il grande dibattito sui temi dell’’adattamento e la mitigazione, ed in particolare sui piani nazionali e regionali e sulle misure strategiche sui cambiamenti climatici. Una forte importanza è stata data anche al settore privato e al ruolo della società. Seppur questi settori hanno una grande importanza bisogna considerar che i cambiamenti climatici hanno anche un forte impatto sulle comunità, che con la loro organizzazione e gli sforzi collaborativi possono svolgere un ruolo essenziale nella loro capacità di essere resilienti.

Nell’evento collaterale “Fede e approccio comunitario ai cambiamenti climatici”, il ruolo della comunità, della loro coesione e la connessione tra gli individui – che la fede aumenta – è stata discussa  in merito al tema sui cambiamenti climatici. Si può sostenere infatti che il cambiamento climatico, in effetti, non è solo una questione di meccanismi finanziari, piani e strategia, ma anche e, prima di tutto, ha un risvolto sul piano livello locale.
I fenomeni legati al cambiamento climatico spesso sono legati ai ai bisogni spirituali della comunità, e la dimensione spirituale e interiore è anche una parte della forza della comunità ad essere preparata agli eventi estremi. Con diversi esempi e storie di comunità in tutto il mondo, la sessione ha mostrato come la spiritualità, l’empowerment della comunità e il capacity building a livello di piccola scala rappresentano un punto chiave essenziale per affrontare le misure di adattamento e mitigazione. Oltre alle azioni finanziarie e di pianificazione è in effetti importante rafforzare le forti connessioni tra individui e comunità, e la loro capacità di poter prendersi cura delle proprie terre. Essa può essere la base per promuovere – l’appartenenza e della sostenibilità sulle azioni e sui processi – afferma Kosha Jubert della fondazione Global Ecovillage – GEF. GEF supporta più di 100 migliaia di comunità, nell’ottica di proteggere la propria terra e concentrarsi sul processo di progettazione partecipativa. La convinzione di GEF è che le comunità possano sostenere e rigenerare le loro terre lavorando insieme e questo è un grande sforzo per migliorare la loro capacità di recupero.
Nella sessione, un altro esempio è stato fornito da Green Asia Network, che ha presentato il caso della Mongolia dove il del suolo è affetto dal fenomeno della desertificazione Qui le persone sono state coinvolte nella piantumazione di alberi, attraverso processi partecipativi e autorigenerativi.
L’evento si è concluso con una preghiera conclusiva molto commovente ed evocativa da parte della sorella Jayanti della Brahma Kumaris World Spiritual University per ripristinare la pace interiore del pubblico, e dare energia per far fronte al cambiamento climatico.