2023: Buone Notizie Climatiche!

Siamo sempre più abituati a sentire cattive notizie per quanto riguarda l’ambiente e il cambiamento climatico, e ciò spesso porta a una sensazione di impotenza di fronte al problema. Questo articolo serve a darci speranza, raccontandoci le buone notizie climatiche del 2023.

Di Beatrice Manicone

Anche se magari nel nostro piccolo cerchiamo di fare la differenza, con piccoli e semplici gesti, il nostro sforzo, spesso, non sembra essere rispecchiato nell’andamento generale della situazione sul nostro Pianeta. Tuttavia, anche se spesso veniamo sopraffatti da notizie negative, qualcosa sta cambiando: le decisioni e le accortezze che molti di noi stanno prendendo per salvaguardare la Terra hanno effettivamente avuto e stanno continuando ad avere conseguenze positive. Quindi eccovi qui una lista di buone notizie per quanto riguarda l’ambiente!

Il buco dell’Ozono si sta chiudendo

In un report quadriennale, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha dichiarato che il buco dell’Ozono si sta riducendo, soprattutto grazie alle precauzioni attuate dal Protocollo di Montreal (trattato internazionale entrato in vigore nel 1989 che regola l’utilizzo di sostanze dannose per lo strato di ozono dell’atmosfera). La scoperta di una rottura nello strato di Ozono dell’atmosfera risale al 1985 e, se le politiche messe in atto fino ad adesso continueranno a funzionare, l’ONU si aspetta che questo buco si richiuda del tutto entro il 2040. Secondo gli esperti e il rapporto di quest’anno, il risultato positivo ha a che fare con le misure di riduzione dell’uso di sostanze chimiche, che hanno contribuito al recupero di una parte dello strato atmosferico di Ozono.

È stato approvato il primo vaccino per le api

Negli ultimi anni numerosi esperti hanno sottolineato il ruolo fondamentale delle api per il nostro pianeta e per la biodiversità. Nonostante tutto ciò, la popolazione di api mellifere si sta riducendo drasticamente. Una delle cause principali è la cosiddetta peste americana, un batterio che mette in grave pericolo interi alveari nel giro di pochi giorni è estremamente difficile da debellare ed è contagioso. Proprio per questo motivo, la società americana Dalan Animal Health, a seguito di uno studio sulla malattia, ha sviluppato un vaccino per le api che permette di debellare il batterio e assicurare immunità all’alveare. Il vaccino è stato approvato dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti per un periodo condizionale di due anni, che però potrebbe essere esteso.

Brasile: il nuovo presidente firma un pacchetto di ordini esecutivi per proteggere l’ambiente

Nel suo primo giorno da presidente del Brasile, Lula da Silva ha stanziato un pacchetto di sette ordini esecutivi con lo scopo di proteggere l’ambiente e bloccare al deforestazione della Foresta amazzonica. Infatti, il neo-eletto presidente ha approvato un fondo di più di un miliardo di dollari per salvaguardare il polmone del mondo. Al contrario il suo predecessore, Bolsonaro, aveva implementato svariate politiche a favore della deforestazione dell’Amazzonia, che infatti era aumentata del 60%. Con la rielezione del presidente Lula arriva anche la promessa di ridurre a zero la deforestazione e di raggiungere il 100% di energia rinnovabile. Altre decisioni prese dal presidente, che suggeriscono un’apertura verso un futuro più sostenibile, sono la creazione di un ministero per le popolazioni indigene e la designazione di un’attivista climatica a capo del team per la sostenibilità.

Finlandia: la capacità di energia eolica è aumentata del 75% rispetto all’anno scorso

Solo nel 2022, la Finlandia ha costruito 2.430 megawatt di nuova capacità di eolico e 437 nuove turbine che hanno contribuito all’aumento del 75% nella produzione di energia eolica. Inoltre, entro la fine del 2025, ci si aspetta che il Paese produca almeno 3.200 nuovi megawatt in energia eolica, incremento che porterà alla copertura di almeno il 28% del consumo di energia totale. Un altro aspetto molto importante, vista la situazione attuale, è il fatto che l’aver aumentato di così tanto il numero di turbine elettriche ha permesso alla Finlandia di alleggerire la crisi energetica causata dall’aggressione Russa dell’Ucraina.