Giovani energie ed energie giovani

Venerdì 9 dicembre andrà in scena, all’Auditorium Santa Chiara di Trento, Facciamo Eco – Giovani Energie, Abbiamo incontrato la direttrice generale della Fondazione, Anita Penati, per farci raccontare qualcosa in più sulla genesi di questo evento.

Di Ilaria Bionda

La prima “puntata” di Facciamo Eco della Fondazione Caritro è andata in scena nel dicembre 2021, con l’obiettivo di trattare tematiche importanti come quelle del cambiamento climatico e della sostenibilità. L’evento ha raggiunto un pubblico ampio ed eterogeneo, che ha compreso dalle istituzioni agli imprenditori, dalle famiglie con bambini agli studenti di scuola superiore e università.

Basandosi sul successo dello scorso anno, Fondazione Caritro prosegue con l’esperienza che va ad unire l’aspetto artistico e creativo al contenuto più tecnico, grazie a un confronto tra ospiti molto diversi tra loro, a momenti in musica e di interazione con il pubblico.

Sul palco di Facciamo Eco – Giovani Energie all’Auditorium Santa Chiara, venerdì 9 dicembre dalle ore 21, si alterneranno: Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel; Giovanni Valotti, professore di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche all’Università Bocconi di Milano; Gio Evan, scrittore, poeta e cantautore; Bianca Arrighini e Livia Viganò fondatrici di Factanza, start-up di informazione digitale; con la conduzione di Cheo Condina, giornalista de Il Sole 24 Ore.

Grazie a questi ospiti si approfondiranno le tematiche di energia, ambiente e sostenibilità in modo graduale, tramite la condivisione di competenze ed esperienze e con l’ausilio di poesie e canzoni. Si prenderanno in considerazione i diversi punti di vista, da quello tecnico a quello emotivo, per esplorare da vicino i recenti cambiamenti avvenuti nel nostro Paese in ambito economico, tecnologico e sociale.

Abbiamo domandato ad Anita Penati, Direttrice Generale di Fondazione Caritro, cosa ha guidato la scelta degli ospiti: “È stata la volontà di dare voce a tutti, per potersi mettere a confronto e dialogare. Volevamo ascoltare sì, i giovani, – qui la scelta di Gio Evan e Factanza –, ma anche avere un punto di vista tecnico, che raccontasse perché ci troviamo nella situazione attuale e ci spiegasse qualcosa in più sull’energia e sui problemi ad essa connessi – è questo il caso della scelta di Starace e Valotti”.

Penati ci ha anche spiegato da dov’è emerso il sottotitolo dell’evento Giovani energie: “Si tratta di un connubio emerso dalla nostra idea di parlare di nuove forme di energia, alternative, che tutti noi stiamo aspettando e, al contempo, delle energie provenienti dai giovani, ai quali cerchiamo di rivolgerci e che desideriamo ascoltare per capire quali sono le loro aspettative e i loro timori per il mondo del futuro”. L’idea è dunque quella di rispecchiare l’esigenza presente di andare verso energie nuove e di farlo tramite il pensiero dei giovani.

Sempre la Direttrice ha poi approfondito la tematica affermando “crediamo molto nelle energie dei giovani” e raccontandoci del processo che Fondazione ha messo in atto interrogandosi sulla relazione che vuole avere con le nuove generazioni, meno mediata e più diretta, anche per capirne necessità e ispirazioni. “Abbiamo capito che su alcune tematiche i giovani hanno qualcosa in più da dirci, hanno una visione già proiettata in avanti, ad esempio su questioni ambientali, sostenibilità”. E da qui è emersa la necessità di ascoltarli e di coinvolgerli maggiormente.

Per la realizzazione di questo evento sono state coinvolte, in particolare, due realtà giovanili di Trento: l’istituto Pavoniano Artigianelli e Sanbaradio. Ragazzi e ragazze degli Artigianelli hanno creato la comunicazione grafica dell’iniziativa. “Volevamo vedere – ci spiega Penati – come studenti e studentesse avrebbero rappresentato ciò che provano rispetto alla tematica dell’evento. Per loro, questa, è stata un’occasione per mettersi alla prova con una realtà concreta, con sfide, tempistiche e organizzazione proprie del mondo del lavoro”. Un primo confronto con ciò che li aspetterà finita la scuola, dunque, una delle riflessioni in merito al loro futuro. Sanbaradio, invece, è stata coinvolta, ugualmente a Factanza, “perché i giovani fanno cose vecchie in modalità nuove, e questo accade anche con l’informazione. Per parlare con loro dobbiamo imparare ad ascoltare la loro voce e a considerare i loro contributi, anche se provenienti da modalità alle quali non siamo abituati”.

Facciamo Eco – Giovani Energie sarà dunque un’ottima occasione di incontro e dialogo da non perdere. L’ingresso è gratuito ma la prenotazione è necessaria a questo link.