Breve guida per ridurre i consumi energetici

Con l’arrivo dell’inverno e l’aumento generalizzato dei prezzi, dovuto al conflitto russo-ucraino,
vediamo brevemente qual è il piano che l’Italia ha presentato al fine di ridurre i consumi
energetici e quali consigli pratici ogni singolo individuo può mettere in atto per risparmiare,
portando beneficio non solo a sé stesso, ma anche, non dimentichiamolo, all’ambiente.

di Gloria Malerba, articolista di Agenzia di Stampa Giovanile

La guerra esplosa lo scorso febbraio tra Russia e Ucraina, come sappiamo, ha avuto conseguenze devastanti non solo sul piano politico ed umanitario, ma anche dal punto di vista energetico. 

Proprio lo scorso 1° ottobre, Eni (il primo importatore di gas russo in Italia) ha segnalato che Gazprom (il gruppo energetico russo) ha sospeso le forniture di gas naturale, rimaste bloccate in Austria.

Comunque, per l’Italia, la perdita del gas russo non è più un duro colpo, in particolar modo dopo le mosse fatte del governo per assicurarsi gas da altri fornitori, come, ad esempio, dall’Algeria, che è divenuto il primo fornitore del paese, prendendo di fatto il posto della Russia. In effetti, l’Unione Europea tutta, già da alcuni mesi, si è adoperata a trovare soluzioni alternative per sopperire ad un blocco totale delle forniture di gas russo. 

A questo proposito, il 6 settembre, il MITE, il Ministero della Transizione Ecologica, ha pubblicato il Piano Nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale che prevede una serie di misure volontarie e una serie di misure obbligatorie (che verranno attivate solo nel caso in cui si raggiunga lo stato di allerta), al fine di ridurre i consumi di gas di almeno il 15% rispetto ai consumi medi nello stesso periodo degli anni precedenti.

Tra i punti del Piano del MITE si leggono l’aumento della produzione di energia elettrica da fonti alternative al gas e l’adozione di nuove strutture per la rigassificazione, ma anche l’adozione di una serie di comportamenti individuali volti alla riduzione dei consumi e quindi, di conseguenza, all’abbassamento del prezzo delle bollette.

Tra i suggerimenti consigliati all’interno del piano per ridurre i consumi individuali troviamo:

  • la riduzione della temperatura e della durata delle docce
  • l’utilizzo, anche per il riscaldamento invernale, delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo
  • l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno
  • l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico 
  • il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione
  • lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza
  • non lasciare in stand by TV, decoder, DVD
  • la riduzione delle ore di accensione delle lampadine.

In particolare, per quanto riguarda la riduzione della temperatura, si è pensato di sviluppare un piano a livello nazionale che prevede l’introduzione di limiti alla temperatura negli ambienti (17° per edifici adibiti ad attività industriali o artigianali e 19° per tutti gli altri, con una tolleranza di più o meno 2°), alle ore giornaliere di accensione e alla durata del periodo di riscaldamento. Questi ultimi due punti variano a seconda della zona climatica cui appartiene la provincia di riferimento.

Per verificare che queste misure vengano rispettate si svilupperanno dei controlli a campione, in quanto non è possibile realizzare un controllo capillare a livello nazionale. Sarà, quindi, compito dei singoli cittadini adoperarsi per rispettare effettivamente tali obblighi. 

Oltre a ciò, vengono anche indicate delle misure che richiedono ai singoli individui un investimento iniziale, ma che portano ad un risparmio e una riduzione dei costi sul lungo termine. Si consiglia, tra le altre cose, l’acquisto di elettrodomestici e climatizzatori più efficienti e l’installazione di nuove pompe di calore elettriche o di pannelli solari termici per produrre acqua calda.

A seguito della presentazione del Piano nazionale del contenimento dei consumi di gas naturale, anche l’ENEA (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha proposto una serie di indicazioni pratiche che i cittadini possono seguire per risparmiare energia. In particolare, l’ente ha proposto una guida di 20 punti, per ridurre i costi energetici, ripartiti in 10 punti riguardo l’uso efficiente del riscaldamento e 10 punti riguardo l’uso efficiente dell’energia. La guida è consultabile qui.

Possiamo dire che questi accorgimenti richiedono uno sforzo tutto sommato piccolo rispetto al quadro generale che ci circonda. Adottarli, anche in momenti non emergenziali, non può che giovare, sia ai nostri risparmi, sia a mitigare i consumi e, quindi, di conseguenza, a ridurre il nostro impatto ambientale.