Cambiamento climatico: come comunicarlo?
Parlare di cambiamento climatico è, di per sé, un compito complesso. Sia per i fatti stessi – nella loro complessità e portata – sia per il linguaggio (spesso tecnico, a volte impreciso) in cui vengono comunicati. Di fianco alla grande difficoltà di come comunicarlo, c’è anche la sua urgenza, visto il ruolo cruciale della consapevolezza nella lotta per invertire la situazione attuale.
A questo proposito, il Centro per la ricerca sulle decisioni ambientali della Columbia University ha sviluppato la guida “Comunicazione del cambiamento climatico”, volta a colmare il divario tra le giuste informazioni ed il pubblico. La pubblicazione include importanti suggerimenti per affrontare le sfide più comuni di una sua efficace comunicazione. Ecco una sintesi di alcuni di esse:
• Conosci il tuo pubblico: se questo requisito è fondamentale per comunicare qualsiasi cosa, lo è ancora di più per il cambiamento climatico. Quando il nostro cervello affronta informazioni complesse, ricorre a modelli mentali predefiniti per aiutarsi a definire rischi, azioni e comportamenti da adottare. Si tende anche a cercare informazioni di conferma nel messaggio ricevuto. Cerca, allora, di scoprire quali sono i fraintendimenti nei modelli mentali del pubblico, sostituendoli con fatti nuovi e aggiornati sul cambiamento climatico.
• Conquista l’attenzione del pubblico: le persone si sentono più motivate quando l’obiettivo del messaggio coincide con il loro profilo personale. Quindi, vale la pena preparare contenuti con i quali il pubblico si possa facilmente identificare mettendo in evidenza il ruolo chiave che ognuno gioca nella mobilitazione ambientale.
n• Trasforma informazioni scientifiche in esperienze concrete: i rischi psicologicamente lontani non arrivano con lo stesso allarme che i rischi immediati. Allo stesso modo, immagini vivide, metafore, storie personali, analogie con il mondo quotidiano e confronti concreti contribuiscono a portare il messaggio più vicino alla sensibilità delle persone. Quando si parla di mobilitazione, si deve rafforzare l’idea che ogni azione immediata porterà grandi vantaggi in futuro. Se avrai bisogno di usare termini scientifici, cerca di contestualizzarli e spiegarli.
• Evita l’eccessivo richiamo emotivo: discorsi infiammati o ripetitivi, spesso producono l’effetto opposto a quello desiderato, aumentando il dubbio o l’incredulità e “paralizzando” il pubblico. Parlando di cambiamento climatico, cerca l’obiettività dei dati, aiutando il pubblico a capire il grado di probabilità o improbabilità di ogni scenario. Nei momenti di confronto lascia che il pubblico si senta libero di discutere e fare domande.
• Incoraggia il cambiamento delle abitudini: quando si tratta della vita quotidiana, le persone spesso tendono ad adottare azioni isolate senza osservare il quadro complessivo delle loro abitudini (per esempio, utilizzano lampadine a basso consumo, non pensando al riutilizzo di acqua o cibo). Molte volte possono anche assorbire le abitudini dalla comunità. Pertanto, metti in evidenza l’importanza di una visione sistematica di azione, oltre a stimolare la mobilitazione per opzioni innovative diverse dal default, che coinvolgano l’intera società – per esempio, favorendo la produzione di energia rinnovabile, l’uso di materiali biodegradabili, l’espansione della raccolta differenziata.
Scegliere le giuste strategie di comunicazione può fare la differenza nella divulgazione di progetti sul clima. Per conoscere in dettaglio i suggerimenti della guida, accedi alla pubblicazione completa (in inglese) a questo link!