Il diritto di esprimersi

Oggi in onda la terza puntata di “Ti vedo”, il podcast dedicato ai difensori e alle difensore dei diritti umani. Ospite l’attivista Pulchérie Gbalet, impegnata nella difesa della libertà di espressione della popolazione ivoriana

Di Redazione

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Sono tempi difficili per la libertà di espressione della società civile. A livello mondiale, le numerose crisi che si sono succedute negli ultimi anni, dall’emergenza COVID fino ai recenti conflitti armati, hanno contribuito a ridurre gli spazi pubblici di espressione e di manifestazione. Anche in Italia preoccupa la crescente attenzione repressiva nei confronti degli attivisti ambientali e climatici.

Nel terzo episodio, il podcast Ti vedo si sposta dal Sud America all’Africa per incontrare la sindacalista e attivista Pulchérie Gbalet, che con la sua associazione Alternative Citoyenne Ivoirienne (Alternativa Cittadina Ivoriana) si batte per difendere la libertà di espressione dei cittadini ivoriani. Incarcerata due volte e oggi sottoposta al divieto di esprimersi in pubblico, pena un’ulteriore detenzione, Gbalet racconta la nascita del movimento che guida, le difficoltà incontrate ma anche i traguardi raggiunti e le strategie che hanno consentito all’ACI di diventare punto di riferimento di tante cittadine e cittadini che non accettano il regime repressivo del presidente Ouattara.
La testimonianza di Gbalet è ricca di insegnamenti. Soprattutto, è uno stimolo a reclamare, difendere e occupare gli spazi di espressione e di manifestazione che abbiamo, tornando a dare valore e a vivere con più pienezza la dimensione pubblica e collettiva delle nostre comunità.

Il podcast Ti vedo è realizzato dal Centro per la Pace di Bolzano in collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, l’Associazione Viraçao&Jangada e ilTquotidiano, oltre al supporto della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol.

L’attivista ivoriana Pulchérie Gbalet

La terza puntata è da oggi disponibile sul canale Spotify del Centro per la Pace di Bolzano e sui canali de ilTquotidiano, media partner del progetto.