Elezioni in Trentino: la cooperazione internazionale al centro del dibattito
Cinque domande e una sola richiesta. È quanto le organizzazioni di cooperazione, volontariato e solidarietà internazionale del Trentino chiedono ai candidati a presidente alle elezioni provinciali del 21 ottobre. E lo si farà attraverso un incontro pubblico l’8 ottobre dalle ore 18.00 alle 20.00 presso il Centro per la Cooperazione Internazionale a Vicolo San Marco, 1, Trento. Modera la giornalista RAI Elisa Dossi.
L’iniziativa viene proposta da FArete, il coordinamento di più di 50 organizzazioni trentine che ha invitato i candidati di tutti gli schieramenti politici a partecipare ad un dialogo sulle loro aspettative e sui programmi in relazione al tema della cooperazione internazionale.
Tra le questioni che verranno condivise con i candidati, c’è anche il principale impegno politico richiesto, quello di dare piena applicazione allo 0,25 per cento del bilancio provinciale (Legge provinciale n.4 del 15 marzo 2005) a sostegno di azioni di cooperazione internazionale, attività di educazione alla cittadinanza globale sul territorio trentino e di rilancio di realtà come il Centro per la Cooperazione internazionale, eccellenza in Italia e in Europa nel campo della ricerca e della formazione delle quasi 300 organizzazioni di volontariato e cooperazione internazionale del Trentino.
Se dal 2013 sono stati destinati in media 9,5 milioni di euro all’anno al settore, ciò significa che ogni cittadino trentino ha contribuito di persona con 17 euro all’anno alla cooperazione internazionale. Ovvero ha investito 17 euro in iniziative e progetti che hanno lo scopo di sradicare la povertà, tutelare i diritti umani, promuovere uno sviluppo sostenibile, prevenire i conflitti e sostenere i processi di riconciliazione. E non solo nei Paesi del cosiddetto Sud del mondo. Anche “a casa nostra” quello 0,25 per cento ha generato occupazione soprattutto per i giovani trentini e stimolato l’innovazione sociale e tecnologica nei diversi settori della società e promosso lo sviluppo culturale in Trentino.
FArete vuole offrire a tutti gli elettori la possibilità di farsi un’opinione personale sulle idee e sui programmi dei candidati alla presidenza della Provincia Autonoma di Trento e dunque di esercitare in maniera consapevole il proprio diritto al voto.
Il coordinamento nasce da un percorso inclusivo e partecipato, stimolato da un gruppo che sentiva il bisogno di unirsi per interrogarsi, analizzare e generare sinergie. Negli ultimi mesi, molte organizzazioni si sono aggiunte e altre ancora stanno confluendo nella condivisione dell’obiettivo comune di contribuire attivamente alla costruzione di una visione strategica e di politiche che orientino il sistema trentino del volontariato e della cooperazione internazionale.