Il piccolo grande Cactus Film Festival

Si è conclusa domenica 12 maggio la quarta edizione del Cactus Film Festival di Aosta, con il successo di ottomila presenze registrate complessivamente. E si è chiusa con entusiasmo anche l’avventura della squadra di Agenzia di Stampa Giovanile, di rientro a Trento con nel bagaglio una bellissima esperienza.

di Ilaria Bionda

Ci sono esperienze che sono come una giornata di sole a primavera: ti scaldano (il cuore) e ti fanno venir voglia che tutti i giorni siano così. Così si può descrivere l’esperienza della squadra di Agenzia di Stampa Giovanile al Cactus Film Festival di Aosta.

Il lavoro di squadra

Io (Ilaria), Joseph, Sofia e Daniele abbiamo attraversato 5 regioni per raggiungere Aosta e seguire, partecipare e raccontare da vicino il Cactus International Children’s and Youth Film Festival.

Abbiamo avuto l’occasione di conoscere Aaron Ariotti, sceneggiatore e docente della Scuola Holden, che ci ha raccontato il suo viaggio nel mondo della sceneggiatura, discutendo l’importanza dell’autenticità nelle storie, il suo processo creativo e come l’elemento di conflitto sia fondamentale per lo sviluppo dei personaggi.

Dietro le quinte del palco del Teatro Giacosa abbiamo incontrato Bojana Krunic e Matteo Cosentino poco prima del travolgente concerto dei The B.O.O.M (Balkan Orkestar of Madness) per farci narrare la genesi del gruppo e delle canzoni, oltre a parlarci dell’importante messaggio che – forse inconsciamente – trasmettono.

Abbiamo avuto l’opportunità, poi, di intervistare il giornalista e divulgatore scientifico Massimo Polidoro, dopo aver assistito al suo emozionante intervento a proposito del suo libro scritto con Piero Angela “La meraviglia del tutto”; con lui abbiamo approfondito il suo rapporto con Piero Angela e gettato ulteriore luce sui temi trattati nel suo lavoro, anche per apprezzare appieno la sua passione per la divulgazione scientifica.

Negli ultimi due giorni di Festival abbiamo infine conosciuto due professioniste dell’animazione, Carlotta Vacchetti e Giulia Landi. Carlotta ha partecipato al Festival per il suo importante lavoro nell’opera “Linda e il Pollo” scritto e diretto da Chiara Malta e Sébastien Laudenbach, di cui ci ha parlato dell’incredibile tecnica di animazione che rende la storia viva e vibrante. Giulia, invece, abbiamo ripercorso le tappe per diventare professioniste/i del settore animazione e indagato le prospettive future in Italia.

Il Festival

Oltre ai momenti con gli ospiti da noi intervistati, il Cactus Film Festival ha riempito le giornate e gli spazi del Teatro Giacosa con laboratori creativi per i più piccoli e le loro famiglie, ma anche per classi di scuole di tutti i gradi alla scoperta di aspetti importanti della nostra quotidianità, dal cambiamento climatico, al valore della donazione di sangue. Diverse sono state anche e le attività di vario tipo che hanno animato il finesettimana di Piazza Chanoux, spaziando dai roller ai pony, dalle visite agli orti urbani alle melimpiadi.

Ma il Cactus è anche un film festival e spazio lo hanno avuto anche le pellicole votate da una giuria tecnica internazionale, dalla Giuria Scuole formata da alunne, alunni, studentesse e studenti delle scuole del circondario coinvolte in Cactus Edu e dal pubblico in sala. Il vincitore assoluto del Best European Short Film è stato Orage di Benoît Michelet, che ha spiccato tra i 36 cortometraggi (provenienti da 18 Paesi) selezionati dalle oltre 500 opere inizialmente candidate.

La parola al Direttore

“Sono stati dieci giorni molto intensi e impegnativi – spiega l’ideatore e Direttore del festival, Alessandro Stevanon – ampiamente ripagati dalla grande partecipazione del pubblico, ma soprattutto, cosa fondamentale, dalle risate e dagli occhi curiosi dei bambini che hanno partecipato a tutte le nostre attività. La parola chiave, non solo di questa edizione ma del festival stesso, è “comunità”: abbiamo coinvolto persone di età diverse sui temi più svariati, facendole dialogare e discutere, ma anche condividere idee attraverso un linguaggio, quello del cinema, che per noi è universale. Il Cactus cresce ancora, con tenacia e caparbietà, e siamo certi che il prossimo tornerà ancora più avvincente e articolato”.

Tirando le somme

Il senso di comunità di cui parla Alessandro lo abbiamo sentito anche noi, il Cactus Festival è un piccolo grande festival che riesce a coinvolgere persone di ogni età. Piccolo (ma in crescita) nella sua dimensione come evento pubblico, che nulla toglie, anzi aggiunge, al senso di unione e di appunto comunità trasmesso, per questo è anche grande nel numero di giovanissimi (e non solo!) coinvolti, come grande nei risultati che ottiene.

Il Cactus Film Festival è retto sulle spalle di una piccola grande famiglia che ci mette tutto l’impegno, l’entusiasmo e la passione affinché ogni dettaglio riesca al meglio. Noi di Agenzia di Stampa Giovanile siamo stati accolti a braccia aperte, per contribuire con il nostro sguardo al racconto di vari aspetti della rassegna, ma, soprattutto, non ci siamo sentiti ospiti ma parte della piccola grande famiglia del Cactus.