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Tra “Monti e Cielo”, non solo piccoli frutti ma anche una fattoria didattica

Sofia Galter, Noemi Rinaldi e Soumaya Gaddour (Istituto Degasperi di Borgo Valsugana in Trentino)) hanno intervistato Paolo Paterno, titolare di “Monti e Cielo”, un’azienda agricola biologica e biodinamica che si trova sopra Spera. La loro intervista si inserisce all’interno del progetto “Agenzia di stampa giovanile: comunicare l’Agenda 2030”.

Di Marianna Malpaga

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A Noslè, sopra Spera, c’è l’azienda agricola biologica e biodinamica “Monti e Cielo”, che ha anche una fattoria didattica aperta alle famiglie e alle scuole. Sofia Galter, Noemi Rinaldi e Soumaya Gaddour, della 4B del Liceo di Scienze Umane dell’Istituto Degasperi di Borgo Valsugana in Trentino, hanno incontrato Paolo Paterno e la moglie Elena Vendrame, titolari dell’azienda, che è nata nel 2000.

“Il nostro lavoro – spiega Paolo – è legato soprattutto alla coltivazione di piccoli frutti. Siamo un’azienda biologica e biodinamica certificata partita da zero, perché prima di nascere non avevamo terreni. Quando ci siamo sposati, nel 1998, abbiamo ragionato sull’idea di aprire quello che è un verso e proprio sogno: lavorare la campagna”.

Che cosa significa per Paolo Paterno il suo lavoro? “Coltivare – dice – vuol dire portare vita e vivere la relazione”. L’incontro con l’altro si vive soprattutto in occasione degli incontri con le scuole, le scuole materne e i gruppi di famiglie organizzati all’interno della fattoria didattica di “Monti e Cielo”.

Sono 5 gli ettari di terreno coltivati. “Tre sono dedicati ai piccoli frutti, in particolar modo al mirtillo”, aggiunge Paolo Paterno. “Ma abbiamo anche un’attività di apicoltura e di trasformazione dei prodotti che coltiviamo”. La visione biodinamica, aggiunge, si esplicita nell’equilibrio di tutti gli elementi: terra, acqua, aria e fuoco. Così, se l’elemento terra è dato dalla presenza degli animali, l’elemento acqua si nutre invece della presenza di uno stagno nel terreno dell’azienda agricola.

Il video dell’intervista completa:

Il progetto “Agenzia di stampa giovanile: comunicare l’Agenda 2030”

L’associazione Viração&Jangada, con questo progetto, ha coinvolto 17 ragazzi e ragazze della 4B dell’Istituto Superiore Alcide Degasperi. “Agenzia di stampa giovanile: comunicare l’Agenda 2030” è stato co-finanziato dal Piano Giovani di Zona Bassa Valsugana e Tesino 2021. Lo scopo principale era proprio quello di far riflettere i partecipanti sulla crisi climatica, oltre che incentivare il cosiddetto “giornalismo partecipativo”. Oltre agli studenti, sono stati coinvolti anche 7 insegnanti dell’Istituto.

Cinque gli incontri, alcuni formativi (sull’Agenda 2030), altri pratici, in cui sono stati realizzati cinque video che raccontano altrettante realtà che in Valsugana promuovono la sostenibilità. Tutti gli incontri sono stati seguiti dalla film-maker Sabrina Santorum, che ha aiutato i partecipanti a creare un lavoro professionale a tutti gli effetti.  

Oltre a Vaia, sono stati raccontati Happy Rick, Logical Forest, l’Azienda Agricola Biologica e Biodinamica Monti e Cielo e l’Azienda Agricola Valsugana. I cinque video-racconti saranno diffusi durante l’assemblea di Istituto, che si terrà a gennaio.