Sperimentiamo il Clima

Come diffondere il problema dei cambiamenti climatici? Come rendere alla portata di tutti un fenomeno così complesso come quello che sta portando il mondo ad un irreparabile tracollo? La soluzione è stata trovata da tre studenti di biologia, membri dell’associazione marocchina Les Petits Debrouillards, che hanno portato alla COY13 alcuni brevi esperimenti che facilitano la comprensione degli effetti provocati dalla CO2 sull’atmosfera. Infatti, bastano semplici strumenti come bicarbonato, aceto e un palloncino per tradurre in pochi minuti qualcosa di così complesso come il clima.
“Cosa succederà all’atmosfera quando sarà interamente satura di CO2 delle fabbriche?”, è la prima domanda posta dai ragazzi ai giovani presenti nella sala. La risposta che maggiormente viene data per prima è: “L’effetto serra”. Questo è un fenomeno naturale necessario alla vita sulla Terra e al suo sviluppo. Senza i gas serra la temperatura media dell’atmosfera sarebbe di -15 °C. Il suo aumento è una grave minaccia per tutti gli abitanti della Terra, aggravato per mano dell’uomo. Tra le molte attività umane, le industrie sono quelle che aggravano la situazione. Le conseguenze dell’effetto serra sono molteplici: il surriscaldamento globale, l’aumento del livello dei mari, l’acidificazione dell’acqua del mare. I ragazzi dell’associazione hanno creato dei modelli con lo scopo di far di capire i problemi relativi alla produzione di CO2 delle fabbriche di tutto il mondo.
Scoprite con me l’effetto dei cambiamenti climatici attraverso 4 semplici esperimenti che potete fare a casa vostra:

ESPERIMENTO 1 – INNALZAMENTO DELLE TEMPERATURE
Occorrente:

2 ciotole di vetro
2 bicchieri
2 termometri
1 lampada
bicarbonato
aceto
acqua

Scopo:
Questo esperimento permette di dimostrare gli effetti dei gas serra sull’innalzamento delle temperature attraverso un confronto tra due cupole di vetro. La prima rappresenta lo stato attuale dell’aria; la seconda ipotizza l’aria del futuro, inquinata e, quindi, satura di CO2. Il calore che l’atmosfera accumula al suo interno nel corso degli anni è stato riprodotto mediante una lampada puntata verso le due “atmosfere” per qualche minuto. Sotto ogni ciotola, inoltre, viene posto un termometro in modo da verificare, al termine dell’esperienza, la temperatura dei due sistemi e confrontarli. Quale sarà tra i due quello più caldo? Quello con CO2 o quello con l’aria “normale”?
Come procedere:

Il primo passo consiste nel posizionare accanto ad ogni bicchiere un termometro.
Successivamente porre nel primo dell’acqua e nel secondo bicarbonato e aceto e collocarli al di sotto di una ciotola. E’ necessario che la seconda atmosfera venga racchiusa il più velocemente possibile, in modo da contenere la CO2 prodotta dalla reazione. Si sono così creati due sistemi da poter confrontare: quello che riproduce la condizione attuale dell’atmosfera, composta da aria “normale”, e quello che ipotizza lo stato dell’atmosfera futura.
Successivamente posizionare la lampada, ossia il nostro Sole, sopra le due ciotole in modo da riscaldarle.
Dopo alcuni minuti leggere il valore indicato dai termometri e trovare una motivazione per quanto avvenuto.

Conclusione:
Il riscaldamento globale è reale ed è causato dall’effetto serra. La causa di questo fenomeno è anche l’attività dell’uomo, che produce costantemente CO2 come mai prima nella storia, non permettendo all’ecosistema di smaltirlo abbastanza in fretta.

ESPERIMENTO 2 – INNALZAMENTO DEL LIVELLO DEI MARI
Occorrente:

1 bottiglia di vetro
acqua
1 pallina di pongo
1 cannuccia
1 ciotola di vetro
1 brocca di acqua calda

Scopo:
L’energia bloccata dai gas serra non viene assorbita solamente dall’aria: l’acqua dei mari e degli oceani, infatti, è protagonista in questo processo. Catturando l’energia presente nell’atmosfera, l’acqua si riscalda e di conseguenza il suo volume aumenta innalzando il livello marino. In questo esperimento l’acqua del mare è riprodotta tramite quella contenuta nella bottiglia. La cannuccia ha lo scopo di fissare il livello iniziale dell’acqua: essa, infatti, deve essere inserita in modo che la sua estremità inferiore coincida con la superficie del liquido. Versando l’acqua calda nella ciotola, la bottiglia si riscalda. Di conseguenza anche l’acqua in essa contenuta subirà lo stesso effetto. In questo modo ci poniamo la domanda: “Cosa succederà al livello dell’acqua? Crescerà o si abbasserà?”
Come procedere:

Riempire la bottiglia d’acqua.
Inserire una pallina di pongo sull’estremità della bottiglia e fissarvi la cannuccia.
Porre la bottiglia nella ciotola in cui sarà versato poco per volta l’acqua bollente.
Porre attenzione al comportamento dell’acqua ad ogni step e descrivere quello che avviene.

Conclusione:
Quando l’acqua si riscalda il suo volume aumenta, quindi occupa più spazio. Quello che avviene a livello microscopico consiste nell’espansione delle molecole di acqua: la forza che tiene legate le molecole si allenta, dando maggiore mobilità. A livello macroscopico la superficie dell’acqua del mare cresce di altezza. Una grave conseguenza di questo fenomeno la scomparsa di molti villaggi ed enormi estensioni di terra. I Paesi che soffrono maggiormente sono i piccoli stati insulari come le Fiji, non a caso protagonisti della COY 13 e COP 23 di quest’anno, e il Bangladesh. Si tratta di Paesi poveri in cui vivono un gran numero di persone. Con l’innalzamento del livello del mare la popolazione è costretta a spostarsi, ad immigrare in altri Paesi. Questo spostamento di massa ha conseguenze sociali: povertà, criminalità, terrorismo e guerra. I cambiamenti climatici, pertanto, non provocano solamente problemi a livello ambientale, ma anche contrasti tra le persone.


ESPERIMENTO 3 – ACIDIFICAZIONE DEGLI OCEANI

Occorrente:

1 bottiglia piena d’acqua
1 bottiglia vuota
1 pallina di pongo
1 tubo sottile
bicarbonato
aceto
1 bicchiere d’aceto
1 bicchiere vuoto
1 bicchiere di rilevatore di acidità (acqua in cui è stato bollito per pochi minuti del cavolo viola)

Scopo:
La CO2 assorbita da oceani e mari provoca l’acidificazione dell’acqua, pertanto il suo pH di abbassa. Verificare con un rilevatore di acidità se questo è vero.
Come procedere:
Come prima cosa è necessario acidificare l’acqua della bottiglia:

Porre nella seconda bottiglia bicarbonato e aceto per produrre CO2 attraverso la loro reazione.
Chiudere immediatamente la bottiglia con la pallina di pongo collegata all’estremità del tubo.
Collegare il tubo alla bottiglia contenente acqua.
Aspettare per qualche minuto in modo che la CO2 prodotta raggiunga la seconda bottiglia e acidifichi l’acqua. 

L’acqua ha effettivamente assorbito la CO2? Possiamo verificarlo attraverso i prossimi step:

Versare nel bicchiere contenente l’aceto il rilevatore di acidità: il liquido diventerà di colore fucsia. La prima soluzione creata permette di avere un riferimento per confrontare la colorazione dell’acqua con CO2.
Successivamente versare in un bicchiere l’acqua contenuta nella bottiglia d’acqua e il rilevatore di acidità. Il liquido assumerà una colorazione rosata.

Conclusione:
L’acidificazione dell’acqua dei mari provoca grandi problemi agli ecosistemi: gli organismi che costituiscono la fonte di cibo per numerosi animali moriranno. La principale vittima a questo fenomeno sono gli animali dotati di un guscio fatto di carbonato: l’acidità scaturisce una reazione chimica che rompe i legami tra le molecole della conchiglia. Di conseguenza questi orgasmi andranno a perdere la loro protezione e perciò moriranno. Si andrà in questo modo a provocare grandi problemi alla biodiversità marina.
Per saggiare le conseguenza dell’acidificazione provate con il prossimo, semplice esperimento.


ESPERIMENTO 4 – CONSEGUENZE DELL’ACIDIFICAZIONE

Occorrente:

1 uovo
1 bicchiere contenente aceto

Scopo:
Questo esperimento riproduce la corrosione del guscio degli animali marini.
Come procedere: 

Lasciare per qualche ora l’uovo nel bicchiere.
Osservare.

Conclusione:
Il carbonato di calcio, di cui è costituito il guscio dell’uovo, si rompe per effetto dell’acidità. La stessa cosa accade ai gusci delle specie marine, come paguri e molluschi.
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