La foresta: riserva del presente e del futuro

“La foresta è più di un albero”, questo è stato l’argomento dominante del workshop a cui abbiamo partecipato, che ha trattato delle relazioni tra uomo e foresta in tutto il mondo.
L’attività, tra decine di altre realizzate durante la Conferenza internazionale dei giovani sul clima (COY13) a Bonn dal 2 al 4 novembre, è stata promossa dall’IFSA (International Forestry Students’ Association). Al giorno d’oggi, la superficie mondiale occupata dalle foreste supera i 4 miliardi di ettari, l’equivalente dell’intera superficie asiatica.
È stato nominato l’acronimo REDD+, corrispettivo inglese di “Riduzione delle Emissioni da Deforestazione e Degradazione delle foreste”, meccanismo adottato da molti Paesi in via di sviluppo per diminuire il rilascio di gas serra e tutelare la flora. Claire Duck, membro IFSA, parla dell’aumento degli incendi boschivi in Australia, dovuti a lunghi periodi di siccità e forti venti, che ne favoriscono la propagazione. Come abbiamo percepito nelle ultime estati, anche nel resto del mondo sono scomparsi ettari ed ettari di foreste a causa di incendi che hanno decimato la biodiversità di questi territori, mettendo in pericolo anche i centri abitati. Silvia Abruscato, altro componente dell’IFSA, sottolinea l’importanza della sensibilizzazione, soprattutto dei giovani, sull’importanza della conservazione degli spazi verdi. “Infatti l’informazione individuale è molto importante dato che i mass media non approfondiscono questo tema”, ribadisce la ricercatrice.
I due ricercatori spiegano che la loro associazione è nata nel 1973 con l’intento di dare voce ai giovani in merito alle politiche ambientali, in particolare per quanto riguarda la salvaguardia dell’ecosistema forestale (http://www.ifsa.net). Inoltre informano che negli ultimi anni si è sviluppato un nuovo metodo terapeutico di cura e di prevenzione delle malattie attraverso gli alberi. Si tratta della silvoterapia, che attraverso il contatto con la natura cerca di espellere le energie negative. Respirare l’aria fresca dei boschi è considerato un rimedio benefico, abbracciare un albero fa bene al corpo e alla mente, motivo in più piantare un altro albero: ognuno di noi può fare la differenza.