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Prendi a cuore il tuo ambiente: scegli la bici

“Muoviti sostenibile… e in salute”: questo lo slogan della Settimana Europea della Mobilità organizzata dal 16 al 22 settembre. E i restanti 358 giorni? Abbiamo intervistato Jacopo Nespolo, di FIAB Trento, per capire quanto sia importante muoversi consapevolmente nel proprio ambiente urbano, tutti i giorni dell’anno.  

Di Angela Nardelli, articolista di Agenzia di Stampa Giovanile

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Quest’anno la Settimana Europea della Mobilità ha celebrato la resilienza delle città e i loro risultati: sono state quasi 3000 infatti le città che hanno aderito in tutta Europa, e che si sono impegnate per rendere l’ambiente urbano un posto migliore. La mobilità sostenibile infatti è uno dei principali obiettivi dell’Unione Europea, inserito anche negli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2015. L’obiettivo 11, “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”, è centrale per poter garantire nei prossimi decenni un sistema di mobilità sano e sostenibile per noi e soprattutto per il nostro Pianeta. Oggi la metà dell’umanità, circa 3,5 miliardi di persone, vive in città, ed entro il 2030 quasi il 60% della popolazione mondiale abiterà in aree urbane. Inoltre secondo le stime dell’ONU, le città sono le responsabili del 60-80% del consumo energetico e del 75% delle emissioni di carbonio. Cercare di raggiungere l’Obiettivo 11, così come tutti i restanti sedici, è di fondamentale importanza.

Sono diverse le scelte che si possono prendere per andare incontro alla necessità di ridurre le emissioni nel proprio piccolo. Per quanto riguarda gli spostamenti, il modo più semplice sarebbe quello di scegliere la bicicletta, protagonista tra il resto anche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si stima che sempre più italiani – due milioni – usano la bici come mezzo di trasporto quotidiano, ma sarebbero molti di più se le infrastrutture fossero adeguate.

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Per approfondire questo argomento abbiamo incontrato Jacopo Nespolo, membro del consiglio direttivo di FIAB Trento e da due anni impegnato all’interno della ciclo-officina popolare CicloStile del Centro Sociale Bruno. Gli abbiamo fatto alcune domande, ovviamente sulla bicicletta e sulla mobilità trentina.

FIAB Trento ha declinato il tema della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile in “Prendi a cuore il tuo ambiente: scegli la bici”. Perché scegliere la bicicletta? Quali sono i vantaggi principali per chi la utilizza?

La storia ci insegna che non è l’ambiente, non è il fatto che si risparmi o la salute ciò che porta una persona a scegliere la bicicletta. La si sceglie perché è il mezzo più comodo. Lo si fa per semplice minimizzazione del costo, non prettamente economico ma degli impicci. La si sceglie perché è più pratica. Questa praticità si porta dietro ovviamente i benefici collaterali: salute, ambiente, risparmio economico.. tutte cose belle ma la prima scelta è perché è comoda.

Gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 n.7 “Energia pulita e accessibile” e n. 11 “Città e comunità sostenibili” per essere raggiunti hanno bisogno di un forte cambiamento della mobilità, soprattutto nelle medie e grandi città. Ridurre l’inquinamento è fondamentale e le forme di mobilità sostenibile si stanno finalmente allargando: dalle auto elettrice, al car sharing, ai monopattini, al trasporto pubblico locale ibrido. In questo contesto che ruolo possono assumere le biciclette per uno sviluppo sostenibile delle città?

Con la bicicletta si può andare ovunque, ancora di più con una cargo bike o con pedalata assistita. Si può fare tutto: il problema è che se si possiede una macchina, si tende ad utilizzarla anche per gli spostamenti brevi e che si potrebbero fare a piedi o in bicicletta. La vita di un’auto inoltre costa 6000 euro all’anno per mantenerla, e quindi se si spende tanto si pensa che si debba usare. La bici invece costa circa 100 euro l’anno calcolando i costi di manutenzione, l’abbigliamento idrorepellenti ecc… si risparmia molto insomma. Non avendo la macchina mi rendo conto che la maggior parte delle volte non ne ho bisogno. È una questione di sane abitudini e di consapevolezza.

Trento è una città a misura di biciletta?

Trento è una città che con poco sforzo, sia politico che economico, potrebbe diventare una città a misura di bicicletta. È infatti una città compatta che si sviluppa nel fondovalle. Con l’avvento delle bici a pedalata assistita anche la scusa della collina non è più una scusa. Riporto il caso di Oslo, per molti aspetti simile a Trento: hanno deciso di chiudere la città alle auto, con l’eccezione dei portatori di handicap e del trasporto pubblico. Anche lì ci sono colline, e fa molto più freddo di Trento, però sopravvivono. Si tratta di cambiare le abitudini e di fare un piccolo sforzo individuale per un piccolo sforzo collettivo. Dobbiamo sempre porci questa domanda: quante volte viene utilizzato il mezzo per quella che è la sua capacità?

Qual è il ruolo di FIAB e di Ciclostile in questo contesto?

Il compito di FIAB Trento è da un lato didattico: lavoriamo con le scuole e ci interfacciamo con l’amministrazione; quindi è più istituzionale. Mentre con Ciclostile facciamo più attivismo, volontariato, quindi c’è una parte politica ma molto più sociale. Il nostro scopo è quello di dare un mezzo di trasporto a chi non ne ha: cosa più diretta. Con FIAB stanno riprendendo i progetti di promozione dell’uso della bici a recarsi a scuola (“Bike to school“) e al lavoro. La stessa cosa la portiamo avanti con gli esercenti in maniera individuale per invogliare i clienti a recarsi al negozio in bicicletta (“Bike to schop“). L’idea è quella di portare un cambiamento globale partendo dai comportamenti individuali.

Abbiamo infine chiesto a Jacopo di dirci quale mezzo eliminerebbe, se solo potesse. La risposta è arrivata spontanea e un po’ scontata. “Ovviamente l’auto” è stata la sua risposta. Se per lui è una risposta ovvia, per molti non lo è, ma siamo convinti che dovrebbe diventarlo. Per il Pianeta, per la salute, per l’ambiente.

Nella foto, la carovana colorata di Trento in Bici, che ha sfilato per le strade della città domenica 12 settembre. Uno dei tanti eventi collegati alla settimana europea della mobilità che FIAB Trento ha organizzato per promuovere la mobilità sostenibile e un modello di città che rimetta al centro le persone anziché le automobili.