L’idrogeno è la soluzione per il futuro energetico sostenibile?

Abbiamo finalmente trovato la soluzione definitiva che ci permetterà di continuare a mantenere gli stessi stili di vita senza mettere a rischio le future generazioni? 

Di Federica Dossi

Forse è proprio perché la crisi climatica è il problema più complesso che l’umanità abbia mai dovuto affrontare che non appena qualche sviluppo tecnologico promettente avviene, se ne parla con toni sensazionalisti. D’altronde, chi non vorrebbe svegliarsi un giorno e scoprire che abbiamo trovato finalmente la soluzione definitiva? Dal nucleare, alle auto elettriche, ci illudiamo che ci sia una soluzione unica, mentre sappiamo ormai da decenni che problemi sistemici richiedono soluzioni sistemiche.

Una delle tecnologie che ultimamente sta ricevendo attenzione in tal senso è l’idrogeno, il quale viene proposto come alternativa pulita e sicura ai combustibili fossili. Un recente articolo dal titolo: “Is hydrogen really a clean enough fuel to tackle the climate crisis?”, pubblicato sul The Guardian, ci ricorda che non sempre è oro ciò che luccica, affrontando in modo critico i pro e i contro di questo combustibile.

Ma partiamo dalle basi: cos’è l’idrogeno? L’idrogeno è la molecola più piccola, leggera e abbondante dell’universo, esso non esiste in natura nella sua forma singola, ma può essere estratto con un processo ad alta intensità energetica dall’acqua o da idrocarburi, quali gas, carbone o petrolio. Il composto da cui viene estratto e la fonte da cui proviene l’energia utilizzata per il processo determinano il tipo di idrogeno prodotto (blu, grigio, marrone, rosa, verde). Questo può essere usato come vettore energetico, utilizzato per alimentare macchine, aerei e macchinari industriali. Attualmente, circa il 96% dell’idrogeno mondiale proviene dal carbone e dal gas, mentre il resto è prodotto dal nucleare e da fonti rinnovabili come l’idroelettrico, l’eolico e il solare.

L’industria dei combustibili fossili sta utilizzando il suo potere per spingere i decisori politici a finanziare l’idrogeno blu, presentato come un’alternativa pulita poiché nonostante sia estratto dal gas, il processo di produzione prevede la cattura e lo stoccaggio sotterraneo delle emissioni prodotte. L’industria afferma che attraverso questo processo sia possibile catturare un roboante 80-90% delle emissioni, tuttavia gli esperti sottolineano come se si considera l’intero ciclo di produzione la percentuale scende drasticamente ad un misero 12%. Secondo uno studio della Cornell University le emissioni di metano sarebbero in realtà più elevate rispetto all’idrogeno grigio (estratto da combustibili fossili) a causa dell’energia aggiuntiva necessaria per la cattura del carbonio. Il The Guardian sottolinea come presentare l’idrogeno blu come un combustibile sostenibile permette alle lobby del fossile di giustificare la costruzione di nuovi oleodotti – d’altronde queste infrastrutture potranno poi essere utilizzate in futuro per il “trasporto di idrogeno pulito”, no?

In realtà, la costruzione di nuove infrastrutture fossili rallenta la transizione verso fonti energetiche più pulite. La strategia negazionista è passata dal diffondere informazioni sbagliate sulle cause del riscaldamento globale, a cercare di rallentare il necessario cambio di sistema.

Non fraintendetemi, l’idrogeno avrà sicuramente un ruolo importante nella decarbonizzazione dei settori difficili da elettrificare – come l’industria pesante e i voli di lunga durata – ma per una vera transizione sostenibile bisognerà guardare all’idrogeno verde, estratto dall’acqua per elettrolisi utilizzando energia rinnovabile appositamente generata.

Il tempo a nostra disposizione per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra è agli sgoccioli. In questa sempre più piccola finestra temporale non possiamo fare errori e lasciarci depistare da coloro che hanno forti interessi economici a mantenere il business-as-usual. Le soluzioni esistono e sono: riduzione dei consumi, efficientamento energetico, elettrificazione e sistemi energetici 100% rinnovabili.