COP25: Tempo per agire, siamo in emergenza climatica

di Elisa Poletto e Silvia Lazzeri Zanoni
Traduzione di Simone Ferrari

Ieri, 2 dicembre 2019, è stato il primo giorno della Conferenza sui Cambiamenti Climatici 2019 (COP25): più di 25.000 persone sono riunite a Madrid per discutere della crisi climatica. Questa è una conferenza importante perché il prossimo anno l’Accordo di Parigi diventerà pienamente operativo. Le figure leader della Conferenza sono tre donne: Carolina Schmidt, Presidente della COP25 e Ministra dell’Ambiente del Cile; Patricia Espinosa, Segretaria Esecutiva della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti (UNFCCC); e Teresa Ribera, Ministra per la Transizione Ecologica della Spagna.

Le donne hanno sempre avuto un ruolo importante nelle questioni ambientali. Nel 1857 una scienziata scoprì l’effetto dei gas serra sulla temperatura del nostro pianeta. “Quella scienziata aveva un nome” ha detto il Presidente del Governo Spagnolo Pedro Sánchez durante la Cerimonia d’Apertura “ed era il nome di una donna: Eunice Newton Foote”. Dato che a quel tempo le donne non potevano partecipare completamente alle attività scientifiche, tutti i meriti della ricerca andarono al collega di Foote, Prof. John Henry.

Al giorno d’oggi le donne hanno più voce e il fatto che la COP25 sia guidata da tre donne ne è la prova. Carolina Schmidt ha aperto la cerimonia e introdotto gli altri rappresentanti. Il primo a prendere la scena è stato Hoesung Lee, presidente del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) e rappresentante della comunità scientifica. Ha sottolineato che “noi siamo chiaramente in una crisi” e, se non diminuiremo le emissioni, la vita sulla Terra sarà in pericolo. I report scientifici sono una prova di questa minaccia.

Pure Antonio Guterres, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha ribadito l’urgenza del problema. Ha affermato che l’umanità può seguire due strade. Da una parte, potremmo scegliere la via della resa e raggiungere così un punto di non ritorno; dall’altra, potremmo scegliere la strada della speranza e salvarci. Dobbiamo prendere la giusta decisione adesso perché non c’è più tempo. Abbiamo tutte le tecnologie e gli strumenti per agire: quello che sta mancando è la volontà politica e un pieno impegno.

Siccome il presidente del Cile non poteva partecipare alla conferenza, ha registrato un videomessaggio. Ha ringraziato la Spagna per aver organizzato la conferenza, dopo che il Governo Cileno ha rinunciato ad ospitarla a Santiago a causa della situazione politica corrente. “È incredibile come la Spagna abbia organizzato questo evento in così poco tempo” ha commentato la Presidente Carolina Schmidt, “c’è stato un grande spirito di squadra: lo stesso spirito che è necessario per salvare il nostro pianeta”.