Alla scoperta dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile

Urban Play Agenda 2030: un percorso a tappe a Bolzano per conoscere i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile e per entrare in contatto con le realtà che si impegnano ogni giorno a raggiungerli.

Di Angela Nardelli, articolista di Agenzia di Stampa Giovanile

Interviste di Sara Soliman, Rossella Marsala, Liliana Zucal, Angela Nardelli

Foto di Emiliano Campisi e Liliana Zucal

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Venerdì 8 ottobre nel centro di Bolzano i colori non mancavano: bandiere rosse, verdi, azzurre, gialle e arancioni hanno decorato le vie della città in occasione di Urban Play Agenda 2030, un percorso alla scoperta dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile redatti dall’ONU. Lo scopo? Approfondire i diversi obiettivi ed avvicinarsi alle realtà del territorio Trentino-Alto Adige che cercano di portare avanti una cultura della cura e della sostenibilità verso il nostro Pianeta. 

Ad ogni tappa del percorso nelle vie del centro città, i partner del progetto hanno proposto approfondimenti, incontri, letture, giochi e attività. Tutto in funzione di un unico obiettivo: avvicinare la cittadinanza, dai bambini agli anziani, a una tematica comune e fondamentale per la salute e il futuro di tutti. 

Anche Viração&Jangada era presente per rappresentare l’obiettivo n.13: promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico. Ed è proprio attraverso le azioni concrete e il dialogo con le persone che l’associazione si impegna ad agire per il clima. Lo fa da anni soprattutto concentrandosi sull’educomunicazione e sul racconto della crisi climatica tramite diversi stili narrativi, uno tra tutti i social media. Per questo motivo all’evento era presente anche Agenzia di Stampa Giovanile, per raccontare sui social parte delle 17 tappe e per conoscere ancora più a fondo la forza e la volontà di tutte le realtà che come Viração&Jangada lottano nel quotidiano per un mondo migliore.

Abbiamo conosciuto più da vicino sette dei diciassette SDGs, e abbiamo fatto loro un’unica domanda: come mettete in pratica l’obiettivo di sviluppo sostenibile per cui lottate?

Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti

Biblioteca Civica di Bolzano – La biblioteca mette in pratica l’obiettivo numero 4 attraverso l’educazione di qualità, che dovrebbe partire fin dai primi anni e protrarsi in tutto l’arco della vita. Un’educazione gratuita, democratica e aperta a tutti. Sostenendo l’istruzione si sostiene il miglioramento della condizione di vita ed economica delle persone, quindi va a cascata anche sugli altri obiettivi, che la biblioteca prova a portare avanti.

Le bibliotecarie della Biblioteca Civica di Bolzano a Urban Play Agenda 2030

Obiettivo 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze

Allo stand di WE Women Empowerment era presente la Cooperativa Gea. Parmila Patwan, portavoce di Gea, ci racconta che la cooperativa fa parte di WE da quest’anno e che si batte per raggiungere l’obiettivo n.5 riguardo alla parità di genere concentrandosi sui bisogni di gruppi di donne con background immigratorio. Lo scopo è quello di creare uno spazio dove le donne possano trovare la libertà di esprimere problematiche, dubbi o tutto ciò di cui hanno bisogno: un luogo sicuro dove fuggire dalla violenza. Palmira racconta di quanto le donne facciano fatica a parlare se sole, e di quanto invece il gruppo le faccia aprire. “Quando sono in gruppo parlano più liberamente, perché l’una dà la forza all’altra e così le cose vengono fuori. Gea è infatti uno spazio dove possono esprimere liberamente i loro pensieri, dove possono ricevere informazioni legate ai loro diritti, dove possono trovare aiuto quando subiscono violenza.” La cooperativa inoltre si impegna a formare queste donne come mediatrici culturali: un passo utile sia per le stesse mediatrici, che ricoprono un ruolo importante, sia per le donne che non sanno bene la lingua italiana, che possono trovare in loro solidarietà e aiuto.

Obiettivo 7: Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni

Claudia De Chiusola di Alperia, ci racconta che l’azienda possiede 35 centrali idroelettriche in Alto Adige che gestisce con il fine di produrre energia rinnovabile a prezzi sostenibili e proponendo Ecco perché propone tariffe energetiche che vanno incontro alla popolazione altoatesina. “Nelle nostre centrali di teleriscaldamento produciamo calore sostenibile. Ecco perché abbiamo lanciato durante Urban Play un’azione di raccolta dei rifiuti: perché una piccola parte di questi finisce poi come calore nella nostra rete di teleriscaldamento di Bolzano.” Claudia De Chiusola ci racconta che Alperia è nata qualche anno fa e a livello nazionale è uno dei tre maggiori operatori di energia rinnovabile. ”Siamo fieri delle nostre centrali idroelettriche che producono energia sostenibile”.

Raccolta rifiuti lungo il torrente Talvera (BZ) in occasione di Urban Play Agenda 2030

Obiettivo 9: Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

Alessandro Narduzzo, professore di Economia alla Libera Università di Bolzano, racconta che l’idea che sta dietro all’obiettivo 9 è quella di trasformazione e cambiamento. La ragione per cui l’Università partecipa a Urban Play è perché il professor Narduzzo è responsabile di un progetto: OISI, l’Osservatorio sull’Innovazione Sociale e l’Imprenditorialità Sociale della Facoltà di Economia della Libera Università di Bolzano che studia l’ecosistema dell’innovazione sociale in Alto Adige, favorendo lo sviluppo di un approccio imprenditoriale per la soluzione di problemi sociali e il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

L’imprenditorialità sociale può essere un importante approccio per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile. La Libera Università di Bolzano attraverso il progetto OISIS pensa che questa logica imprenditoriale possa cambiare il mondo nella direzione indicata dagli SDGs. è una cosa da provare, ma noi pensiamo che imprenditorialità non siano solamente piccoli Zuckerberg che diventano grandi e padroni del mondo: pensiamo che ci possano essere imprese sociali che possano crescere e generare impatto.

Alessandro Narduzzo
I rappresentanti della Libera Università di Bolzano a Urban Play Agenda 2030

Obiettivo 10: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni  

L’associazione Arci è attiva su più fronti nel territorio di Bolzano, con diverse azioni per cercare di raggiungere l’SDG 10. “Per quanto riguarda la cultura, il principio che guida le nostre attività è quello di portare la cultura fuori e renderla accessibile a tutti, proponendo progetti culturali nuovi che altrimenti non avrebbero spazio. Per quanto riguarda l’ambito educativo abbiamo una serie di progettualità atte a contrastare la povertà educativa all’interno del quartiere e della città, soprattutto per far sì che il contesto della comunità cittadina diventi più sensibile al discorso dell’educazione, più coeso e sia capace di sviluppare proposte educative al suo interno”. Sara Hussein parla di “comunità educante”: l’associazione infatti cerca di contrastare la dispersione scolastica lavorando con le scuole, per creare opportunità laddove lo Stato è sempre meno presente o laddove c’è un disagio socio-culturale o di altra natura. Quando la scuola non riesce ad arginare questo tipo di situazione entrano in gioco i  progetti di Arci, che puntano a portare al successo formativo le ragazze e i ragazzi con più difficoltà.

Proponiamo inoltre una serie di progetti volti a sensibilizzare soprattutto i giovani del territorio sulle tematiche legate ai diritti umani anche in vista dell’obiettivo 10: cerchiamo di sensibilizzare i giovani rispetto a tematiche inerenti le diverse condizioni in altre paesi affinché abbiamo gli strumenti per leggere il proprio presente qui ma siano consapevoli anche di ciò che avviene al di fuori del loro territorio.

Sara Hussein

Progetti quindi che mirano alla sensibilità e alla consapevolezza, per cercare di dare alle giovani e ai giovani di Bolzano l’opportunità di analizzare il proprio contesto e quello più lontano. Un modo per incentivare il protagonismo dei giovani sul territorio stesso. 

Lo stand dell’associazione Arci all’Urban Play Agenda 2030

Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre

L’Ufficio Geologia del Comune di Bolzano si occupa di mappare i rischi idrogeologici della città, realizzando le opere di protezione contro frane, alluvioni e pericoli naturali. Per raggiungere l’obiettivo 15 l’ufficio si occupa anche di energia ed emissioni di CO2. Ha infatti co-partecipando a un progetto europeo di risanamento e qualificazione energetica degli edifici: “Sinfonia”, un’iniziativa quinquennale per implementare in città europee di medie dimensioni soluzioni energetiche estese, integrate e scalabili.

Lo stand del Comune di Bolzano (Ufficio Geologia) all’Urban Play Agenda 2030

Obiettivo 17: Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile Rete per un Alto Adige sostenibile 

Giorgio Nesler, portavoce della Rete per un Alto Adige Sostenibile, ci racconta che la missione di questa piattaforma libera e indipendente da partiti e interessi privati è quella di far conoscere in Alto Adige i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, per mostrare le loro interazioni e il loro significato a livello globale e locale. Fanno parte della rete più di 100 partner.

Giorgio Nesler, portavoce della “Rete per un Alto Adige Sostenibile”

Siamo ai primi passi, ma cresciamo come numero di membri, di nodi come mi piace chiamarli, e abbiamo un calendario che mettiamo a disposizione dei singoli con l’idea che almeno noi 100 ci possiamo dare un’occhiata. Il valore aggiunto della rete è quello di essere un luogo dove tutti sono uguali: ne fanno parte associazioni grosse e piccole, ma ognuna ha la propria forza e unicità.

Giorgio Nesler

Urban play Agenda 2030 è un progetto curato dalla cooperativa sociale Studio Comune, con la collaborazione di oltre 30 partner locali, amministrazioni pubbliche comunali e provinciali, scuole, biblioteche, università, imprese, enti di ricerca e del terzo settore. Il progetto è realizzato nell’ambito del Festival nazionale dello Sviluppo Sostenibile, con la partecipazione, il patrocinio e il sostegno del Comune di Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, Fondazione cassa di Risparmio e Regione Trentino Alto Adige.