Il Messico, una cura per l’anima

“Il mio viaggio è stato come una ricetta dagli infiniti ingredienti, tra scoperta, divertimento, sorpresa, riflessioni, emozioni e legami“.

Di Sonia Failo
Articolo tratto da: Unione delle Famiglie Trentine all’Estero

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Sonia Failo, giovane residente trentina, ci racconta la sua esperienza di viaggio in Messico, avvenuta nel 2019 tramite Unione Famiglie Trentine all’Estero . L’associazione, nata nel 1969 dalla volontà degli emigrati trentini in Svizzera di mantenere il legame con la loro terra di origine, ha infatti lo scopo primario di tutelare l’identità culturale e linguistica trentina e intervenire sullo sviluppo economico delle comunità trentine all’estero. Lo fa anche promuovendo degli scambi tra giovani trentini e giovani del sud America.

L’emigrazione non è solo nostalgia per la terra d’origine, ma anche un ponte tra le nostre montagne ed il resto del mondo, uno strumento di sviluppo e promozione per il Trentino e le terre d’emigrazione, una ricchezza in termini di contatti, esperienze, referenti.

Unione Famiglie Trentine all’Estero

Di seguito il racconto di Sonia:

Questo testo non sarà mai abbastanza per raccontare tutte le scoperte, le esperienze, i legami ma soprattutto tutte le emozioni che ho potuto provare nel corso di questo progetto. Cercherò quindi, con tutta me stessa, di trasmetterei i sentimenti che tutt’ora percepisco, l’infinita gratitudine che continuo a provare e gli insegnamenti che mi accompagneranno per il resto della mia vita.  

Quando ho accolto Lorena nella mia vita ho subito percepito quanto il nostro legame sarebbe potuto diventare unico. E così è stato. Abbiamo stretto nuove amicizie, imparato a conoscerci e vissuto momenti indimenticabili, pieni di felicità, risate, spensieratezza e lacrime, di gioia e di dolore.

Archivio di Sonia

Luglio ci è scivolato tra le dita e dopo venticinque giorni di convivenza in Trentino ci siamo ritrovate con gli occhi lucidi in aeroporto, consapevoli che per un bel po’ non ci saremmo riviste, ma allo stesso tempo emozionate di esserci incontrate. La prima fase si era ormai conclusa e l’inizio della seconda sembrava non volesse più arrivare, così tra messaggi e alcune foto cercavo di immaginare cosa mi aspettasse.

Dopo ben un anno d’attesa, la seconda fase della mia esperienza era alle porte, i ruoli si sono così invertiti. Toccava a me riscoprire le sue origini; dove era cresciuta, chi la aveva cresciuta e con chi era cresciuta.

La partenza è stata piena di momenti di panico e disperazione per via dei voli persi e della notte in bianco passata in aeroporto a Città del Messico. Ma una volta atterrata a Veracruz, tutta la stanchezza si è dissolta nel semplice abbraccio che ci siamo scambiate e in quel momento ho capito che ero giunta al vero punto di partenza della mia fantastica esperienza.

Non è stato “il solito viaggio turistico”, bensì mille volte meglio! Ho scoperto la cultura, le tradizioni ed i valori che la popolazione messicana vive ogni giorno. Insieme agli amici e ai parenti sono sfrecciata con i quad tra le immense piantagioni di caffè e zucchero di canna, imparando i loro processi di produzione e lavorazione.

Archivio di Sonia

Ho visto paesaggi mozzafiato e tramonti da sogno. Ho assaggiato del mango e delle banane colte direttamente dal giardino e mangiato una chicatana cruda (è una formica un po’ grandicella). Ho gustato la polenta messicana, assaporato i miei primi tacos e abbondato di chilly in tutti i pasti. Ho partecipato ad un matrimonio, a una Quinceañera (la festa principesca dedicata alle ragazze per i quindici anni) e ad un paio di feste tipiche per la fine dell’anno scolastico. Mi hanno insegnato a giocare a scacchi, a guidare la moto, a ballare la cumbia e a cucinare le tortillas. Con loro ho condiviso tutto: un tetto, il cibo, la felicità e un affetto incredibile. Ho scoperto come la frase “mi casa es tu casa” abbia un significato tanto profondo.

E così mi sono ritrovata in mezzo a delle persone generose, sorridenti ed amorevoli che mi hanno fatta sentire parte di loro, parte di una grande famiglia ed è così che mi sono sentita veramente a casa.

Il mio viaggio è stato come una ricetta dagli infiniti ingredienti, tra scoperta, divertimento, sorpresa, riflessioni, emozioni e legami. Al mio ritorno mi sono ritrovata di fronte ad una Sonia cambiata.
E così non posso che provare gratitudine.

Archivio di Sonia