Giovani Changemaker: Aya Hoteit

E’ ORA DI TIRARE FUORI I SOGNI DAL CASSETTO!
Con questo primo articolo vi presentiamo una nuova rubrica mensile, Giovani Changemaker, che raccoglierà storie di giovani imprenditori sociali da tutto il mondo che hanno lanciato soluzioni innovative per risolvere i problemi della propria comunità. L’idea è nata dal confronto con i giovani dell’Agenzia di Stampa Giovanile, nell’ottica di stimolare attraverso l’esempio e il dialogo diretto tutti quei ragazzi e quelle ragazze che hanno idee e soluzioni creative, ma che non sanno come comunicarle, oppure pensano di essere troppo giovani o di non avere abbastanza risorse. Noi crediamo fermamente che le nuove generazioni siano una miniera inesauribile di creatività e di energia, e vogliamo portargli queste storie proprio per incoraggiarli a non tenere i sogni nel cassetto, ma piuttosto tirarli fuori, condividerli e rimboccarsi le maniche per realizzarli!

È con piacere che vi presentiamo la prima Giovane Changemaker: si chiama Aya Hoteit, ha 23 anni e vive a Beirut. Non vi spoileriamo altro, dato che le nostre giovani reporter Laura e Giulia l’hanno intervistata per voi. Buona lettura! PAESE: LibanoETA’: 23
SUPERPOTERI: tenacia, coraggio di credere nei propri sogni, resilienza

PERCHE’ VUOLE CREARE CAMBIAMENTO? Aya crede sia possibile risolvere i problemi della comunità, mobilitando i membri della comunità stessa. La sua attitudine nei confronti dei problemi della comunità in cui vive è: Reagire, non Subire!

IN CHE MODO LO CREA? Aya attualmente sta lavorando su 2 progetti:

DEEDS (traduz. azioni): incrociando le abilità dei volontari con le esigenze delle organizzazioni, permette di utilizzare al meglio l’impegno sociale dei giovani già presenti nel volontariato per riuscire a compiere #GoodDeeds
CIVVIES: riciclando il PET (il materiale di cui sono fatte le bottiglie di plastica) con un processo innovativo, riesce a creare tessuti ecosostenibili, la cui parte sintetica, di solito il 30%, è interamente riciclata
PAESE: LibanoETA’: 23
SUPERPOTERI: tenacia, coraggio di credere nei propri sogni, resilienza

Aya, dai tempi della scuola, si è avvicinata al mondo del volontariato e, con questo, anche alla comprensione della realtà in cui vive. Attraverso il volontariato si è resa conto dei problemi presenti sul suo territorio, la città di Beirut, in Libano. Crescendo, voleva sempre più rendersi attiva nella risoluzione di questi problemi, ma si è resa conto che molto spesso le ONG sono poco connesse con il territorio locale e i giovani volontari e non si riesce, per questo motivo, a fare molto.
Ha preso così l’iniziativa e ha deciso di fondare, nel 2014, Deeds, che per ora rimane un organizzatore di eventi per mobilitare la comunità ma che, appena avrà i finanziamenti per realizzarla, diventerà una piattaforma digitale di incontro tra i problemi presenti sul territorio e tutti coloro i quali vogliono dare un concreto aiuto nel risolverli. Per il momento Deeds si limita a partecipare e ad organizzare eventi per mostrarsi alle persone ed acquisire maggiore visibilità. Inoltre offre consulenza alle ONG presenti sul territorio per creare campagne innovative di raccolta fondi o di sensibilizzazione. A giudicare dai risultati ottenuti ci stanno riuscendo! Ad esempio,per la festività  musulmana di Eid El Fitr, che viene alla fine del Ramadan, Deeds ha proposto, a tutti quelli che volessero aiutarli, di preparare dolci da distribuire ai bambini poveri. Questa campagna ha coinvolto volontari e aziende portando il sorriso a più di 200 bambini in città.
Ad oggi Deeds ha mobilitato più di 3000 persone, 150 volontari e 8 importanti ONG.
Aya però ha visto anche un altro problema nella sua città: la gestione e lo smaltimento  dei rifiuti. Questo problema, molto sentito dalla popolazione, non sembra interessare le autorità. In generale non c’è interesse da parte dello stato verso la raccolta differenziata e nemmeno la raccolta dei rifiuti dalle strade.
Con la sua laurea in ingegneria chimica, Aya ha quindi pensato di poter essere LEI a creare cambiamento e a migliorare la situazione. Assieme al suo team ha creato un brand: CIVVIES, con il quale si propone di trasformare il PET delle bottiglie di plastica in fibre dalle quali realizzare capi d’abbigliamento. Già adesso le industrie tessili utilizzano una percentuale di materiale sintetico per i loro prodotti che va dal 20% al 30%. Aya propone di realizzare abiti con la stessa percentuale di poliestere, con la differenza che il suo materiale sintetico deriva esclusivamente da materiale riciclato. In questo modo tutti i capi sono assolutamente vestibili in ogni condizione climatica e si indosserà un capo che, oltre ad essere sostenibile, è pure etico. Ovviamente ciò non le permetterà di risolvere completamente il problema dei rifiuti ma costituisce un piccolo contributo che aiuterà il Libano in questa sua battaglia quotidiana.
COME SOSTENERE AYA NEI SUOI PROGETTI. Anche noi possiamo sostenere il suo progetto! Aya ha recentemente preso parte ad un contest libanese in cui partecipano anche altri ragazzi con i loro progetti ad impatto sociale. Per sostenerla possiamo andare sul sito www.reimaginelebanon.com e votare CIVVIES. Con il nostro aiuto potrebbe avere più successo in questo suo sogno di migliorare il Libano. Abbiamo in mano questo potente strumento quale è internet, completamente gratuito e con il quale possiamo aiutare persone che stanno dall’altra parte del mondo. Siamo noi, i giovani, il futuro per questo nostro mondo, quindi sta a noi prendercene cura in modo attivo quando lo stato non ci viene in soccorso. Ricordiamoci che ogni nostro contributo, seppur piccolo, può essere importante!  Un’altra cosa importante che possiamo fare per supportarla, è quella di parlare di lei e segnalarla a tutti i potenziali partner, mentori ed esperti che potrebbero collaborare con lei sui suoi progetti. Ad esempio se conoscete aziende che producono abbigliamento sportivo con tessuti plastici riciclati, segnalatecele e provvederemo ad inoltrarle i contatti!
COSA POSSIAMO IMPARARE DALLA SUA ESPERIENZA
E se anche voi vi sentite di voler REAGIRE E NON SUBIRE, questi sono i consigli che lei stessa ci ha dato, le caratteristiche che ognuno di noi può coltivare per essere un portatore di cambiamento:

Resilienza, ossia la capacità di adattare se stessi e la propria idea ad un contesto mutevole, senza rimanere mai rigidi. La pianificazione è importante ma occorre anche saper uscire dal tracciato!
Perseveranza, ossia la volontà di non mollare mai anche se le cose non vanno al meglio
Intraprendenza, cioè l’essere sempre svegli e pieni di risorse. Utilizzare ciò che la vita ci mette a disposizione

L’attitudine è tutto, poi ci sono le questioni pratiche:

Validare la propria idea con più gente possibile
Trovare mentori ed esperti disposti ad aiutare
Costruire relazioni e contatti, fare molta ricerca
Trovare un buon team di cui fidarsi
E alla fine un ultimo trucco: tenete sempre in vista l’obiettivo finale, ma imparate a festeggiare ogni piccolo traguardo!

Se anche voi, come Aya, avete un’idea imprenditoriale o un progetto ad impatto sociale per il vostro territorio, e siete determinati a portarlo avanti, contattateci (info@stampagiovanile.it ) per prendere appuntamento. Potremo parlarne davanti a un tè e condividere materiali, contatti e idee per aiutarvi a realizzare i vostri sogni!