Un’invasione di fauna aliena nel Mediterraneo

A volte ci sembra che i cambiamenti climatici siano un qualcosa molto lontano da noi. Sì, alcune isole del Pacifico stanno scomparendo non così velocemente, ma sono nel Pacifico! Sì, l’Indonesia subisce continuamente uragani catastrofici, ma siamo, ancora, nel Pacifico! E pare che facciamo una fatica enorme a comprendere che determinati disastri naturali che hanno luogo vicino a noi siano frutto dei cambiamenti climatici. Ed anche il Mar Mediterraneo ne sta pagando le conseguenze.
Abbiamo partecipato ad un incontro sulle condizioni della fauna mediterranea. Il Mar Mediterraneo, il più grande mare chiuso del mondo, ha anche la più ricca fauna marina, considerando la sua dimensione relativamente ridotta. Fauna che è messa però in pericolo dall’arrivo di nuove specie che, in questo Mediterraneo sempre più caldo, stanno oggi trovando il loro habitat naturale. Specie come meduse velenose, pesci palla e pesci leone, che dall’Oceano Indiano passano nel nostro mare attraverso il Canale di Suez, scavato dall’uomo alla fine del XIX secolo, e che, nonostante inizialmente avessero incontrato un ambiente ostile, possono ora chiamare casa il mare nostrum. E ciò sta causando abbastanza problemi. Il pesce palla minaccia l’economia ittica, distruggendo le reti dei pescatori nel momento in cui si sente in trappola.
Il pesce leone mette invece in pericolo la vita umana nei pressi del mare, avendo così conseguenze sociali. Si tratta infatti di un pesce estremamente velenoso al tatto, che può addirittura causare la morte. Inoltre, si può riprodurre fino a quattro volte più velocemente della media dei pesci autoctoni del Mediterraneo.

In Turchia sono state promosse delle misure di adattamento a questa invasione. Prima di tutto, si sono educati i medici alla cura delle bruciature da contatto causate dal pesce leone. Ma, nonostante la sua velenosità al tatto, questo pesce non è affatto velenoso quando mangiato. Si sono quindi organizzati corsi di cucina per insegnare alla popolazione come cucinare adeguatamente e mangiare questo nuovo pesce.
Si tratta di una grande esempio di come, considerando l’adattamento, si debbono considerare differenti punti di vista, nonché concedere alla popolazione un ruolo attivo in questo processo.