AQUAPONICS: Un modo per ridurre la propria impronta ecologica

Le più stravaganti esclamazioni dei ragazzi hanno riecheggiato nel corridoio del liceo Russell di Cles il giorno in cui è stato installato Aquaponics, il sistema capace di combinare acquacoltura e agricoltura.Vedere all’entrata della scuola due taniche rettangolari – una con dei pesci, l’altra riempita con della terra e collegate con una pompa -, non poteva non destare stupore e curiosità negli studenti. Infatti non è cosa da poco avere a scuola un piccolo ecosistema, che con poche risorse produce verdure e piante e permette ai pesci di crescere.
Come nel ciclo di vita naturale, anche qua si crea un’incredibile interazione tra pesci e piante: gli uni dipendono dalle altre e viceversa. Rigogliose piantine totalmente biologiche ed ecosostenibili crescono grazie all’ammonio (NH4+) espulso dalle carpe, che attraverso l’azione dei batteri nitrosomonas e nitrospira si trasforma prima in nitrito (NO2-) e successivamente in nitrato (NO3-), utile alle piante per svilupparsi. La vegetazione a sua volta purifica l’acqua che torna nella vasca in cui vivono i pesci e il ciclo ricomincia.
Semplice ed ecosostenibile
L’obiezione che starai facendo riguarda sicuramente la difficoltà con cui si realizza un progetto simile, ma ti sbagli! È molto più semplice di quanto si possa pensare. Servono due taniche, più o meno grandi a seconda della quantità di pesci e piantine che userai, una pompa che porti l’acqua dalla tanica inferiore a quella superiore, un sifone che operi nella direzione opposta, dei sassi o della ghiaia come superficie di coltivazione e, infine, le piantine, i pesci e il cibo per nutrirli. I batteri sono naturalmente presenti nell’acqua, ma è possibile aggiungerne, per velocizzare il ciclo.L’energia che aziona la pompa è minima, di gran lunga minore di quella che servirebbe in una coltivazione tradizionale. Inoltre, essendo energia elettrica, può essere ricavata da fonti rinnovabili.”Risparmio” è il concetto base che ruota attorno ad Aquaponics. Con questo sistema si utilizza il 90% in meno di acqua rispetto all’agricoltura tradizionale, perciò risulta utile specialmente nelle regioni più secche e aride del Pianeta. Anche le aree che dispongono di poco terreno coltivabile possono ricorrere ad esso in quanto l’estensione della superficie di coltura necessaria è sei volte più ridotta e non ha bisogno di trattamenti particolari: si può coltivare perfino tra le pietre!Non è previsto l’uso di alcun tipo di fitofarmaco e i fertilizzanti vengono forniti dai pesci stessi. Quindi i prodotti sono biologici e l’acqua non contiene sostanze nocive né per i pesci né per gli uomini. Inoltre si possono coltivare verdure, erbe aromatiche e legumi in qualsiasi periodo dell’anno indipendentemente dalla zona geografica in cui ci si trova, l’importante è mantenere una temperatura adeguata.
In collaborazione con l’Università dell’Arizona
L’idea di installare un ecosistema in miniatura è nata durante un viaggio in Arizona organizzato dal Liceo Bertrand Russell di Cles, durante il quale gli studenti hanno visitato la struttura Biosphere 2 gestita dall’Università dell’Arizona, che dall’anno scorso ha installato un sistema di Aquaponics utilizzandolo per vari studi.
L’esperimento più importante svolto all’interno di Biosphere ha visto vivere un’equipe di 8 scienziati per due anni e venti minuti in questa struttura che scambia energia ma non materia con l’ambiente esterno e dotata di laboratori all’avanguardia e di vari biomi: un oceano, una foresta di mangrovie, una savana, un deserto e una foresta pluviale oltre ad una zona destinata alle abitazioni. Gli scienziati che hanno partecipato all’esperimento hanno studiato l’interazione che si crea tra uomo e ambiente e hanno provato sulla loro pelle l’emozione di vivere in un ambiente totalmente incontaminato e sano.

Un modo per ridurre la propria impronta ecologica

Per far fronte ai cambiamenti climatici in atto è necessario impegnarsi in ogni azione quotidiana a ridurre la propria impronta ecologica e Aquaponics è un modo semplice per migliorare l’ambiente in cui viviamo e il cibo che mangiamo. È proprio in ricorrenza della giornata mondiale dell’acqua (22 marzo) che il liceo Russell ha inaugurato il progetto promuovendo così l’agricoltura e l’acquacoltura sostenibili. Nel corso dell’anno alcuni ragazzi della scuola si prenderanno cura dei pesci e della vegetazione e con l’aiuto del tecnico di laboratorio monitoreranno il livello di pH dell’acqua, la temperatura del sistema e altre variabili che influenzano la buona crescita di piante e animali.

Insomma Aquaponics è risparmio, ecologia e futuro: perché non prenderlo in considerazione più seriamente e dare il nostro contributo per un’agricoltura più sostenibile?