La voce dei giovani del Sud all’interno della COP23

Continuano i negoziati sul clima a Bonn, Germania, ed è fondamentale che la partecipazione dei Paesi del Sud del mondo sia più equa per due motivi. Da un lato perché è la zona più vulnerabile e sta già affrontando le conseguenze del cambiamento climatico; e dall’altro perché molte volte mancano i mezzi per essere rappresentati in questi spazi di costruzione di agende di lavoro comuni assieme ad altri giovani.
Pertanto YOUNGO, il gruppo che si prefigge di rappresentare i giovani all’interno della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), quest’anno ha lanciato la “Global South Scholarship” (GSS), con il sostegno del Governo tedesco.
Sono state inviate più di 3.300 richieste da circa 140 paesi, tra cui sono stati selezionati 30 giovani che hanno la possibilità di portare le istanze dei loro Paesi di origine all’interno della COY e della COP.
Timothy Damon, uno dei responsabili per la GSS, ha detto che “non solo è utile per portare i giovani alla COP, ma risulta anche necessaria per lo sviluppo delle capacità necessarie per comprendere ciò che è YOUNGO e l’UNFCCC, pertanto, sono stati organizzate anche diverse sessioni di formazione online.
Alcuni punti importanti di questa iniziativa:● Nel 2015, sono state assegnate 20 borse di studio;● Nel 2017, sono state assegnate 30 borse di studio;● Si prevede di mantenere il numero per il prossimo anno e di garantire la presenza dei delegati alle riunioni intersettoriali per seguire la questione.
Adriana Valenzuela, il Focal Point  per la gioventù e l’istruzione nel segretariato UNFCCC, ha affermato che “i giovani che hanno ricevuto questa opportunità ora hanno la responsabilità di diffondere l’azione sul clima e coinvolgere altri attori nei loro Paesi”.