Il mondo si domanda: quale sarà il futuro del pianeta?

Oggi è iniziata a Parigi la COP21, dove i leader mondiali per le prossime due settimane negozieranno sul futuro del cambiamento climatico. Ma non ci sono solo loro! Ad osservare i negoziati ci sono giovani osservatori che già dal mattino presto sono venuti per essere presenti a questo importante momento di apertura dei negoziati.La Conferenza delle Nazioni Unite è iniziata questa mattina con la presenza di 172 rappresentanti del mondo. 

L’obiettivo di questi 11 giorni di negoziati sarà quello di raggiungere un accordo per ridurre le emissioni che danneggiano il pianeta.Nei corridoi della COP, ci sono coloro che, interessati al tema, sono venuti a Parigi per osservare i negoziati in attesa di una risposta. In questo articolo abbiamo parlato con giovani viaggiatori e ci hanno detto che le loro aspettative sono:Juan Diego, Ecuador, 27 anni:”Mi auguro che ci sia un vero e proprio accordo tra i paesi e non solo un altro incontro in cui non esistono soluzioni.
Spero che ci saranno aspettative realistiche in cui vengono anche rispettati i diritti dei popoli indigeni e delle foreste, in particolare riguardo alla situazione in Ecuador. I Presidenti devono essere consapevoli della nostra situazione, perché il futuro dei giovani è a rischio.”Ambrogio, Italia, 23 anni:”Le mie aspettative per la COP21 sono quelle di una firma di un accordo perché sarebbe un grande passo avanti per il futuro del nostro pianeta. Ci sono un sacco di persone che lavorano per la sostenibilità e sarebbe molto deprimente se nazioni come ad esempio gli Sati Uniti non prendessero parte all’accordo. Penso anche che si tratti di una grande opportunità per conoscere altre persone che lavorano in società e scambiare esperienze sui nostri progetti sostenibili “.Digna, Stati Uniti, 17 anni:”Spero che i membri possano raggiungere un nuovo accordo e adempiere alle loro responsabilità.
Sono lieto che i capi di stato presenti riconoscano che il cambiamento climatico colpisce la popolazione intera e che si riconoscano colpevoli. Sono nato a New York, ma i miei genitori sono dall’Honduras. Ecco perché penso che gli Stati Uniti, come paese sviluppato, debba adempiere le proprie responsabilità, e l’Honduras, un paese che soffre così tanto gli effetti del cambiamento climatico, ha bisogno dei paesi sviluppati da cui prendere spunto per le nuove tecnologie meno impattanti da applicare.”Aviral, Stati Uniti, 25 anni:”Spero che la maggior parte dei paesi raggiungano l’obiettivo di non lasciare aumentare la temperatura globale più di 2 ° C.
Credo che questo sia tutto ciò che i giovani si stiano aspettando.  Penso che tutti, ma soprattutto gli indiani, ritengano che si tratti di un obiettivo molto ambizioso, ma spero anche ritengano sia la migliore soluzione possibile. “La presenza di giovani alla COP21 è notevole, con un forte impegno per il futuro del pianeta e l’interesse per il raggiungimento di un solido. Il mondo vuole un cambiamento e giovani alzano la loro voce per questo obiettivo.