Insieme per un futuro migliore
Ventiquattro organizzazioni nel campo della gioventù sono connesse attraverso la Rete in Alto Adige per la Sostenibilità. Undici di loro si sono riuniti il 21-22 ottobre presso il Biohotel Steineggerhof per un ritiro creativo su come la sostenibilità risuona con il loro gruppo target. Cosa muove i giovani e cosa vogliono muovere?
Di Redazione
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Il tema della “sostenibilità” riguarda tutti noi. Eppure spesso lo cacciamo dalla nostra coscienza. Il dovere morale pesa troppo sulle nostre spalle. Il motivo è semplice: gli esseri umani non sono bravi a reagire a minacce che non sembrano immediate. L’evoluzione non è stata gentile con noi. In realtà, però – e su questo c’è stato un consenso unanime al ritiro della Rete dei giovani – il cambiamento climatico è diventato ormai una minaccia acuta.
Ma come può questa intuizione contribuire a un cambiamento reale?
“La sostenibilità deve essere concreta in modo da raggiungere i giovani”, afferma Ralf Pechlaner del Club Alpino Giovani Alto Adige. Ad esempio, il progetto “Refill”, la raccolta dei rifiuti in montagna e i corsi di cucina sull’acquisto a basso consumo di risorse e sull’uso senza residui del cibo nei campi di capanne sono metodi collaudati dall’AVS per comunicare la sostenibilità.
Anche lo scambio tra generazioni è importante, sottolinea Maximilian Maniacco, capo degli scout di Bolzano. Giovani e anziani possono imparare molto gli uni dagli altri. Invece di creare un conflitto tra le generazioni, l’enorme patrimonio di esperienza della generazione più anziana e l’innovativo know-how creativo della generazione più giovane dovrebbero essere sfruttati in modo sinergico nell’interesse della sostenibilità.
Stefano Pellizzari di “ART” vede nell’arte un enorme potenziale di mediazione. L’anno prossimo ART intende combinare musica e sostenibilità con concerti in campagna. I concerti e gli eventi musicali, così come li abbiamo conosciuti in passato, sono associati a una quantità eccessiva di inquinamento ambientale e di produzione di rifiuti. Anche l'”upcycling” e l’arte confluiscono nello scambio con i giovani di Zoran Aleksov di Streetworkbz. Le installazioni di upcycling progettate dai giovani possono essere utilizzate per sollecitare un approccio più attento alla natura. Daniel Donner della SKJ la chiama la “salvaguardia del creato”. Cambia solo la scelta delle parole: il desiderio di un trattamento consapevole della nostra natura è lo stesso.
Si è discusso anche della Settimana del clima Keep it Cool, che Young Caritas e Kolping Youth hanno organizzato quest’anno a settembre insieme ad altre organizzazioni partner. L’iniziativa sarà ripetuta l’anno prossimo, con un coinvolgimento ancora più forte del movimento “Climate Action South Tyrol” e dei giovani stessi come ambasciatori della sostenibilità. “Solo gli eventi che danno ai giovani la possibilità di affrontare i problemi a modo loro sono davvero efficaci e di successo”, riassume Peter Grund del Südtiroler Jugendring. “Diamo ai giovani il palcoscenico. Dopo tutto, il futuro appartiene a loro.