“Nessuno dovrebbe stare davanti agli altri”

Ieri la conferenza ONU sulla giustizia climatica ha permesso al pubblico di fare domande durante la durata dell’incontro. Ho apprezzato molto uno dei commenti rivolti ai relatori e ho deciso di intervistare l’uomo che ha condiviso la sua opinione con il pubblico.
Chi sei e come stai partecipando alla COP23?

Mi chiamo Peter Sainsbury e la mia formazione riguarda la salute pubblica. Sono il presidente di un gruppo in Australia chiamato “Climate and Health Alliance” che fa parte di “Global Climate and Health Alliance”. Cerchiamo di sottolineare l’importanza della salute e gli effetti catastrofici che i cambiamenti climatici avranno su di essa. Cerchiamo inoltre di mettere in risalto non solo l’enorme impatto ambientale che il settore sanitario crea ma anche i potenziali modi per ridurre l’impronta ambientale all’interno di questo settore.

Mi è piaciuta molto l’osservazione che hai fatto durante il pannello sulla giustizia climatica. Puoi ripetere quello che hai detto?

Da Parigi in poi “nessuno dovrebbe essere lasciato indietro” (“No one left behind” n.d.t.) è diventato una sorta di slogan.  In molti modi, è una frase d’impatto. Essa sottolinea concetti che spesso si dimenticano: le persone all’interno di alcuni stati e gli stessi paesi più poveri sono lasciati indietro in quanto non hanno le risorse necessarie per fare una transizione. Il problema con questa frase è che punta l’attenzione su quelle persone e paesi che sono alla base della piramide economica e sociale. Sembra quasi dire che è questo il settore della piramide dove si trova il problema. Ma se ci sono persone alla base, è perché ci sono persone in cima. In realtà, le persone in cima sono lì perché sono ricchi, potenti, hanno tutti i vantaggi e prendono le decisioni essenziali. Sono loro che creano la povertà, non è la gente povera che contribuisce a creare quella ricca.
Come già detto lo slogan “nessuno è lasciato indietro” mantiene il focus sulle persone più svantaggiate, piuttosto che dire che è un problema per tutta la società. La povertà e svantaggi collegati saranno eliminati solo quando non ci saranno persone con molte risorse che decidono per tutti.
Sono del pensiero che in futuro aiuteremo le persone e le regioni in difficoltà. Avranno uno standard di vita e salute migliore, ma ci saranno ancora gravi disuguaglianze se non ci interessiamo al tema. Le persone in fondo alla piramide staranno meglio ma allo stesso tempo le persone in cima saranno ancora meglio. Suggerisco di adottare un motto migliore: “nessuno dovrebbe stare davanti ad altri”. Questo sottolineerebbe che è un problema della società intera.
Per quanto riguarda l’argomento della salute, qual è il problema più urgente causato dal cambiamento climatico?

Il problema più urgente al momento è l’impatto di eventi meteorologici estremi sulla salute. Alcuni esempi sono: inondazioni, cicloni, onde di calore, bombardamenti … Queste calamità causano malattie e morti in tutto il mondo, anche nei paesi ricchi, ma soprattutto nei paesi più poveri. La situazione purtroppo sarà sempre in peggioramento. Se il cambiamento climatico peggiora, la catena alimentare ne sarà influenzata e l’acqua dolce diventerà più scarsa. Ciò creerà più problemi in materia di migrazione climatica e probabilmente genererà più conflitti tra le nazioni. Riassumendo, ci sono problemi di breve durata causati dagli eventi climatici, ma sul lungo periodo ci saranno gravi problemi sociali che influenzeranno la salute delle persone.