Dissonanza comunicativa e ambientalismo hobbit

Il discorso di Meloni di lunedì 7 Novembre al vertice climatico in Egitto presenta dissonanze fortemente problematiche fra parole e fatti. 

Di Federica Dossi

Un discorso rassicurante per molte, quello del nostro Presidente del Consiglio alla COP27. Un discorso in continuità con le politiche portate avanti dal governo Draghi e che mantiene il nostro Paese in linea con gli impegni UE. Meloni sottolinea il recente rafforzamento della capacità di produrre energia rinnovabile e la triplicazione dell’impegno finanziario del nostro Paese che, tramite l’Italian Climate Fund, investe in tecnologie verdi e misure di adattamento nei Paesi più vulnerabili alla crisi climatica. 

Meloni si dimentica, tuttavia, di dire che nel momento in cui questi provvedimenti sono stati proposti durante il precedente governo, il suo partito ha votato contro. Allo stesso modo, mentre a parole si dimostra impegnata nella mitigazione, i fatti la vedono dare nuovamente il via alle trivellazioni per il gas nell’Adriatico. Una dissonanza che si amplifica ancora di più quando il presidente sottolinea quanto sia ingiusto che i Paesi che meno hanno emesso saranno quelli colpiti in maniera più dura dal caos climatico. Peccato che questa attenzione ai più deboli non si stia riflettendo nelle politiche di immigrazione del nostro Paese, che da giorni sta giocando a braccio di ferro con l’Europa mettendo a rischio centinaia di vite nel Mediterraneo. 

Di certo Meloni ieri ha svolto il suo ruolo da rappresentante in maniera ineccepibile, con un discorso ben scritto e incontri diplomatici andati a buon fine con diversi rappresentanti di Stato. Tuttavia, l’impegno per mitigazione, adattamento e giustizia climatica con cui il presidente si presenta agli occhi del mondo stride fortemente non solo con le effettive azioni intraprese dal suo governo come citato sopra, ma anche con le posizioni di ecologia conservatrice che mantiene nei suoi discorsi di propaganda. L’abbiamo sentita annunciare giusto qualche mese fa, con toni complottisti, al forum Spagnolo di Vox, una presa di distanze dall’”ambientalismo ideologico” che vuole danneggiare l’economia e le persone.

Il nostro Primo Ministro sposa invece un “ambientalismo bucolico” che sembra uscito direttamente dalla contea degli Hobbit del Signore degli Anelli, affermando che “la destra ama l’ambiente perché ama la terra, l’identità e la patria”. Meloni sottolinea come l’ambientalismo non sia una prerogativa della sinistra. Nonostante sia positivo notare come anche la destra più conservatrice non possa più negare la gravità della crisi climatica, il valore delle parole del presidente potrà essere misurato solo una volta trasformatesi in azione. A quel punto potremo effettivamente capire i veri tratti di questo supposto approccio conservatore all’ambientalismo.